Il CIO mette al bando atleti russi e bielorussi

Lo sport continua a protestare contro l'invasione russa in Ucraina. Il Comitato Olimpico Internazionale ha infatti deciso di "degradare" Vladimir Putin, ritirandogli l'Ordine Olimpico, la massima onorificenza del movimento a cinque cerchi. Allo stesso tempo il CIO ha anche messo al bando dallo sport mondiale gli atleti di Russia e Bielorussia, raccomandando vivamente a tutte le federazioni di "non invitare atleti russi e bielorussi" nelle competizioni internazionali, e laddove non fosse possibile per "motivi di tempo o legali" le esorta a "garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come neutrali, senza inni e bandiere", è stato scritto in un comunicato.

Il board dell'ECA ha sospeso tutti i club russi presenti in Eurolega (CSKA Mosca, Kazan e Zenit San Pietroburgo) e in Eurocup (Kuban Krasnodar). L'Eurolega ha comunicato che continuerà ad osservare la situazione in Ucraina e se le cose non dovessero migliorare tutti i risultati contro le squadre russe saranno annullati e la classifica aggiornata di conseguenza.

"Molto inquieta per l'aggravarsi della situazione", la FIVB ha deciso di riorganizzare altrove i Mondiali maschili 2022 di volley, inizialmente previsti proprio in Russia. Francia (campionessa olimpica in carica) e Polonia avevano già annunciato la loro intenzione di boicottare l'evento qualora esso si fosse svolto come da programma originale.