Una vigilia tranquilla prima del match clou

dall'inviato a Riga Federico Fiorito

Allenamento a ranghi ridotti per la Svizzera, completo invece per la Germania, che ha dovuto testare il ghiaccio dell'Arena Riga. La vigilia del match che permetterà a l'una o all'altra squadra di andare a Tampere a lottare per una medaglia mondiale è tranquilla. Il cielo della capitale lettone si è leggermente velato e l'assenza dei tifosi attorno alla pista crea un'atmosfera malinconica tra i tavoli della fan zone. La quiete, in questo caso, prima della tempesta.

Tra i rossocrociati si sono rivisti gli assenti di ieri - Mayer, Kukan, Hischier, Malgin e Niederreiter - più Genoni, Riat e Fora. Una sgambata di 45' agli ordini di Marcel Jenni che, a fine sessione, ha trasmesso tutta la serenità che regna nell'ambiente rossocrociato e ha ribadito che l'obiettivo medaglia, posto alla vigilia della rassegna iridata, è uno stimolo per i giocatori che riescono tranquillamente a convivere con il peso del grande traguardo. D'altra parte si gioca sempre per vincere.

Battuta lo scorso anno nella fase a gironi, la Germania arriva da un torneo in cui ha evidenziato la solita solidità, perdendo con un gol di scarto contro Svezia, Finlandia e Stati Uniti e vincendo facilmente gli scontri contro le quattro squadre che sono rimaste escluse. Vanta la miglior efficacia realizzativa con 27 gol su 194 tiri in porta (13,92%), proprio davanti alla Svizzera (13,24% con 29 gol e 219 tiri) ed è una compagine molto disciplinata e quadrata che ha negli NHLer Seider e Peterka le proprie stelle. Arrivati oggi in Lettonia, i tedeschi si sono allenati nel tardo pomeriggio sotto la guida dell'ex Zugo, Lugano e Zurigo Harold Kreis, head coach da questa stagione e buon conoscitore dell'hockey elvetico. Dovremo aspettarci una sfida chiusa, dura e decisa dagli episodi. È pur sempre un derby che mette in palio l'approdo alle semifinali.