Arte

Carlo Agostino Meletta, un grande ritrattista dimenticato dalla storia

Un volume e una mostra, al Museo Onsernonese di Loco, ricordano la variegata opera di un artista da riscoprire, nel 150.esimo della morte

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Carlo Agostino Meletta (1800-1875)

  • Museo Onsernonese, Loco
Di: Red 

Carlo Agostino Meletta, nato a Loco in Valle Onsernone nel 1800 e morto nel 1875 mentre affrescava una chiesa di Valfurva, in Valtellina, è stato probabilmente in passato uno tra i più rinomati pittori popolari del Ticino. Conosciuto per la sua attività di ritrattista, fu anche affreschista di chiese, cappelle, abitazioni e autore di preziosi ex voto. La sua opera, ora in mostra al Museo Onsernonese di Loco è considerata dagli addetti ai lavori fra le maggiori del Ticino dell’Ottocento, eppure Carlo Agostino Meletta è ancora poco noto al grande pubblico. L’occasione di riscoprirlo ci è data da un doppio anniversario: 225 anni dalla nascita e 150 dalla morte. Artista noto e apprezzato dagli addetti ai lavori, ma ancora assai sconosciuto ai più, ora la sua storia e la sua opera vengono ricordate, oltre che con la mostra di Loco, con una monografia, curata da Mattia Dellagana e Giulio Foletti e pubblicata da Salvioni Arti Grafiche. Due operazioni importanti per dare la giusta centralità storica all’artista e per far conoscere ad un ampio pubblico la sua storia e la sua raffinata e personale cifra pittorica.

12:55

Carlo Agostino Meletta

Alphaville 16.06.2025, 11:05

  • museonsernonese.ch - courtesy: Mattia Dellagana (curatore)
  • Lina Simoneschi Finocchiaro

Una pubblicazione che intende svelare il ritratto di un uomo che, come molti della sua generazione, percorse la via dell’emigrazione, pur mantenendo vivo e profondo il legame con la realtà sociale e culturale della Val Onsernone. Una valle che l’artista racconta attraverso i ritratti dei suoi abitanti e attraverso la pittura religiosa, tipica dei pittori popolari di tradizione settecentesca, affreschi nella chiesa di Loco e in altre chiese della Valle, oltre che in Valtellina, dove muore nel 1875.

La Valle Onsernone è una delle valli dove i conflitti tra liberali e conservatori erano più acuti. Ricordo che in Valle Onsernone, ad un certo punto intorno al 1857, sono stati bruciati confessionali, per dire. Era gente abbastanza vivace. Era una valle di difficile accesso, ben popolata, contrariamente a oggi, dove questo conflitto era particolarmente acuto. Meletta è stato anche vice sindaco di Loco. Era un liberale moderato, un uomo quieto, non estremista. Ma bisogna dire che è difficile vedere nei ritratti qualcuno che sorride. Tutta gente, come aveva già notato Angelo Casè, che si vede che ha sofferto e che soffre. Ha questo tipo di taglio, molto melanconico, molto serio. Ma è difficile vedere gente sorridente, che ride. Non c’è.

 Giulio Foletti, co-curatore della mostra

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Carlo Agostino Meletta (1800-1875)

RSI Cultura 26.07.2025, 19:00

  • Museo Onsernonese
  • Francesca Pusek, Camilo Cienfuegos - Il Quotidiano

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