La Collezione Maramotti di Reggio Emilia, ex stabilimento Max Mara, presenta un’ampia esposizione personale di Viviane Sassen, dal titolo: This Body Made of Stardust. Composta di alcuni nuovi lavori ideati specificamente per questa occasione e di oltre cinquanta fotografie, e un’opera video, realizzate dal 2005 al 2025, costituisce la più ampia mostra del lavoro dell’artista olandese mai presentata in Italia.
Curata dalla stessa Viviane Sassen, l’esposizione rimane aperta fino al 16 novembre 2025.
Accompagna la mostra il volume Viviane Sassen. This Body Made of Stardust. Con testi di Federica Angelucci, Maria Barnas e Marco Scotini, pubblicato da Dario Cimorelli Editore.
Ogni fotografia è un memento mori.
Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un’altra persona (o di un’altra cosa). Ed è proprio isolando un determinato momento e congelandolo che tutte le fotografie attestano l’inesorabile azione dissolvente del tempo.
Susan Sontag, Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società, Einaudi, 2004
Pare proprio che Viviane Sassen abbia voluto prendere questa celebre citazione di Susan Sontag come punto di partenza e di riferimento per l’ideazione e l’allestimento della mostra in corso a Reggio Emilia, alla Collezione Maramotti. Il concetto di memento mori percorre in modo potente i temi proposti dalle fotografie di Sassen esposte, che lanciano diversi percorsi di interpretazione, con un denominatore comune: la riflessione sul corpo e sulla vita. Tra luci e ombre, grandezze e fragilità.
Viviane Sassen è fotografa di moda e artista poliedrica, che tende nelle sue opere ad andare oltre all’immagine fotografica. Lei stessa si definisce anche scultrice. Nei suoi lavori plasma la luce e ancor più l’ombra, modella corpi e oggetti, dà forma a opere dai colori intensi e vitali, giungendo a introdurre nel suo agire la pittura e il collage.

Viviane Sassen, Inhale, 2011
Sono opere mutanti, versatili, che paiono cambiare ad ogni sguardo lanciato su di loro. Intrecciando, su più livelli, realtà e finizione, sembrano voler invitare lo spettatore ad andare oltre alla lettura superficiale, perché quasi nulla è ciò che sembra a prima vista.
Opere che attraggono e trattengono lo sguardo, spingendoci fino agli interstizi del loro mistero, per rivelare quel che c’è di nascosto e che sta sempre sotto alla superficie.

Viviane Sassen, X, 2017
Negli spazi espositivi di Reggio Emilia si trovano alle pareti le opere di Sassen e al centro delle sale una scelta di sculture della Collezione Maramotti, con le quali l’artista ha voluto far dialogare i suoi lavori.
È davvero bellissimo vedere i miei lavori in relazione con quelli della Collezione, perché questa giustapposizione aggiunge veramente qualcosa di nuovo al mio lavoro, fa emergere gli elementi scultorei delle mie fotografie.
Viviane Sassen

Viviane Sassen, This Body Made of Stardust. Veduta della mostra, Collezione Maramotti, Reggio Emilia. Opere di Viviane Sassen, Fabrizio Prevedello
Viviane Sassen è nata nel 1972 ad Amsterdam, dove vive e lavora. Ha vissuto l’infanzia in Kenya e cresciuta nei Paesi Bassi. Ha studiato fashion design e, successivamente, si è formata in fotografia presso l’Università delle Arti di Utrecht e ad Arnhem.
Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Prix de Rome (2007), Infinity Award for Applied/Fashion/Advertising Photography - International Center of Photography, New York (2011), David Octavius Hill Medal - German Photography Academy (2015).
Il suo lavoro è stato presentato in prestigiose gallerie e istituzioni in tutto il mondo. Tra le esposizioni personali più recenti: FOAM, Amsterdam; Fotografiska, Shanghai; Kyotographie festival, Kyoto (2024); Maison Européenne de la Photographie - MEP, Paris; Ruurlo Castle, Paesi Bassi; Dat Bolwerck, Zutphen, Paesi Bassi (2023); National Museum of Modern Art, Zagabria; Foto Forum, Bolzano (2022); Huis Marseille, Amsterdam (2020); Musée des Beaux-Arts, Le Locle, Svizzera (2019).

Reggio Emilia ospita “This Body Made of Stardust”
La corrispondenza 23.09.2025, 07:05
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