cinema in sala

800 km con Checco (che è diventato più buono)

Esce il giorno di Natale “Buen Camino”, il nuovo film di Checco Zalone, meno corrosivo del solito. Una commedia sulla paternità, sulla spiritualità e sugli eccessi, specie quelli patrimoniali

  • Oggi, 10:19
  • 2 ore fa
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  • Philippe Antonello
Di: Alessandro Bertoglio 

Cinque anni dopo Tolo Tolo, che in molti considerano quasi un flop, ma nella realtà è il sesto incasso italiano di tutti i tempi (con Checco Zalone che nei primi 8 della classifica ne piazza altri tre…) il comico-attore-musicista pugliese torna al cinema e lo fa richiamando dietro la macchina da presa quel Gennaro Nunziante che è corresponsabile di 4 dei suoi film. Cinque con questo Buen Camino, in uscita il giorno di Natale. Una commedia sulla paternità, sulla spiritualità e un po’ anche sugli eccessi, specie patrimoniali.

Il protagonista è infatti il ricco rampollo dii un industriale che con la sua ditta di divani e poltrone ha fatto fortuna. Checco non ha mai lavorato un giorno, ha sempre goduto del patrimonio di famiglia, e alle soglie dei 50 anni, per i quali sta organizzando una festa “egiziana” (con tanto di piramide) è richiamato ai doveri di padre: la figlia sedicenne – si chiama Cristal, in onore delle bollicine francesi, ma il padre non ne ricorda nemmeno la data di nascita – è infatti scappata di casa, e lui deve abbandonare la crociera nel Mediterraneo, sullo yacht di famiglia, per partecipare alla ricerca. La ex-moglie e il suo attuale compagno lo costringono ad aiutarli; lui scopre che la ragazza ha deciso di percorrere il Cammino di Santiago de Compostela. Ovviamente la raggiunge e sarà costretto a percorrerlo con lei, per cercare di recuperare il rapporto e riportarla a casa.

La trama di Buen Camino è abbastanza scontata e riflette, in opposto, quella di “Sole a catinelle”: lì Zalone era un inconcludente e squattrinato venditore che decide di portare in vacanza, per meriti scolastici, il ragazzino che lo venera e vorrebbe avere un rapporto meno superficiale col genitore. Qui, è il padre superricco che deve conquistare l’affetto di una adolescente alla ricerca di un senso per la sua vita, con la speranza di trovarlo lungo gli 800 km del Cammino. Un cammino di fede e di spiritualità che è l’esatto opposto delle ricchezze ostentate e della superficialità dell’uomo, che infatti ne percorrerà il primo tratto in Ferrari...

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  • Philippe Antonello

Si ride, le battute sono tante e alcune politicamente scorrette (per Zalone è la prassi) ma il film è decisamente meno corrosivo dei precedenti. Per il protagonista e coautore della sceneggiatura, la relazione papà-figlia può sembrare un espediente abusato «però noi abbiamo rappresentato una figlia in cerca di valori autentici, non una ragazzina come le mie, invece, che passano il tempo sul cellulare». Anche la spiritualità dei luoghi e delle situazioni è bersaglio di battute: «Veniamo da molti decenni dove la condizione cristiana nel nostro paese è stata derisa perché c’è stato sempre il prestigio marxista rispetto alla dottrina sociale della Chiesa. Una commedia non dà risposte, è nel dubbio che si cresce».

Al fianco di Zalone, protagonisti del film sono Letizia Arnò (nel ruolo di Cristal), Beatriz Arjona e Martina Colombari (nel ruolo di Linda, la ex moglie). A Buen Camino è abbinato, anche come lancio promozionale su YouTube, il video della nuova canzone di Zalone, che nei panni di un improbabile Joaquin Cortison esegue Prostata Enflamada. Nell’economia del racconto ha il suo senso.

Il film esce in contemporanea sia in Italia (con 1’000 copie: praticamente sarà in tutti i cinema) che in tutta la Svizzera, dove è distribuito da Morandini Film, che lo porterà sugli schermi di oltre Gottardo, sottotitolato.

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Indovina chi viene al cinema 20.12.2025, 12:45

  • Ti-Press
  • Moira Bubola e Alessandro Bertoglio

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