L’intervista

Dal codice alla fede, l’informatico diventato predicatore del Papa

Fra Roberto Pasolini, ex tifoso del Milan con una laurea in intelligenza artificiale, ora guida le riflessioni spirituali del Pontefice e della curia romana

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fra Roberto Pasolini

Strada regina 22.11.2025, 18:35

  • Vaticannews
Di: Gioele Anni 

Anche papa Leone e i responsabili della Curia vaticana vanno a catechismo. Ogni anno, in Avvento e in Quaresima (i periodi che precedono il Natale e la Pasqua), il pontefice segue con i suoi più stretti collaboratori le meditazioni del Predicatore della Casa pontificia, incarico affidato da tre secoli a un frate cappuccino. L’obiettivo è riflettere su alcuni temi forti della fede cristiana, proprio nei periodi che precedono le due festività più solenni. A “Strada Regina” e “Chiese in diretta” ha parlato fra Roberto Pasolini, che da Novembre 2024 svolge questo ruolo.

Pasolini ha preso il posto di padre Raniero Cantalamessa, suo predecessore per oltre quattro decenni. «È un compito che mi richiede una certa intelligenza», ha detto Pasolini: «Dato il contesto importante, bisogna considerare le situazioni che la Chiesa e il mondo stanno attraversando nel momento in cui mi trovo a predicare». Ma fra Pasolini racconta di non aver snaturato il suo modo di impostare il lavoro preparatorio: «Cerco sempre di trovare triangolazioni tra la Scrittura, il magistero della Chiesa e la vita di tutti i giorni: nel concreto dell’esistenza trovo le autenticazioni dei ragionamenti teologici».

E la vita di fra Pasolini ha un percorso eclettico: nato a Milano nel 1971, si è laureato in informatica nel 1996 con una tesi pionieristica sull’intelligenza artificiale. Da giovane ha frequentato i luoghi della cultura e del divertimento, seguiva con passione lo sport (andava spesso nella curva dei tifosi del Milan), è stato fidanzato. Ha vissuto anche un periodo di lontananza dalla fede. Oggi spiega che quell’esperienza lo aiuta a mettersi in contatto con le tante persone che si sentono lontane dalla fede, o in ricerca: «Ho capito che quando critichiamo qualcosa o qualcuno, magari ce la prendiamo anche con Dio o con la Chiesa, spesso stiamo solo cercando un’immagine più vera dell’altro. La crisi è stato un tempo di grande riflessione su di me e sul Signore».

Poi la vocazione e la scelta di entrare nel convento dei frati francescani in piazzale Velasquez, zona semi-periferica sempre di Milano. Apprezzato predicatore, è anche scrittore: il suo ultimo libro si intitola “Grammatica della fede” ed è pubblicato da Edizioni San Paolo. Nell’intervista con la RSI ha parlato del rapporto coi due Papi. Francesco, che lo ha scelto: «Ho un bellissimo ricordo, mi ha messo a mio agio togliendomi tutta l’ansia di un incarico così importante». E ora Leone: «L’ho conosciuto durante le meditazioni quando era cardinale, cercavo il suo sguardo sempre attento nella platea: di lui so che è una persona capace di ascolto».

Le meditazioni della Quaresima 2025 si svolsero proprio durante la malattia di papa Bergoglio, e casualmente fra Pasolini aveva scelto di riflettere sul tema della vita eterna: «Una coincidenza provvidenziale, che ha aiutato tutti noi a concentrarcu sul centro della vita cristiana, la vita nel Regno che inizia già in questo mondo».

Dal suo osservatorio nel convento di Milano, fra Pasolini riflette sul momento storico che la Chiesa tutta sta attraversando. «Certamente non ci sono i numeri del passato, a livello di partecipazione e presenze alle celebrazioni. Ma c’è un profondo desiderio di fede, che si esprime soprattutto in due aspetti. In primo luogo un ritorno alla Parola di Dio, approfondita e meditata. E in seconda battuta un rinnovato desiderio di comunità, che cogliamo anche tra i giovani che partecipano alle attività della nostra comunità francescana». A breve comincerà il ciclo di meditazioni dell’Avvento 2025, che fra Roberto Pasolini terrà davanti alla Curia romana e che sarà possibile seguire tramite i canali internet del Vaticano.

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Fra Roberto Pasolini: il “catechista del Papa” - La pace oltre i confini

Chiese in diretta 23.11.2025, 08:30

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  • Gioele Anni e Luisa Nitti

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