Il messaggio inviato da Papa Leone XIV al convegno biennale dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) conferma una linea teologica che, nella Chiesa cattolica, resta sorprendentemente stabile: il maligno esiste, agisce, e può possedere le persone. A dirlo non sono osservatori esterni, ma i papi stessi, da Francesco a Leone XIV.
Nel testo, firmato il 23 settembre 2025 dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Pontefice esprime «apprezzamento per i sacerdoti che si dedicano al delicato e quanto mai necessario ministero dell’esorcista», incoraggiando a viverlo «sia come ministero di liberazione dal maligno sia come ministero di consolazione». Ma è la seconda parte del messaggio a colpire per la sua nettezza: Leone XIV invita a sostenere i fedeli «realmente posseduti dal maligno» con la preghiera e l’invocazione della presenza efficace di Cristo, affinché «mediante il sacramentale dell’esorcismo il Signore conceda la vittoria su Satana».
Una continuità che parte da Francesco
Papa Francesco, nel corso del suo pontificato, ha più volte ribadito la sua convinzione sull’esistenza del diavolo. In omelie e interviste ha parlato di Satana come «una presenza reale», non simbolica, e ha sostenuto il ruolo degli esorcisti come «servitori della misericordia». Anche se con toni più sfumati, la sostanza non cambia: per la Chiesa, il male ha un volto e può agire nel mondo.
La visione cattolica: il male come entità personale
La narrazione ecclesiale sull’esorcismo non si è mai allontanata dalla sua radice dogmatica. Il Catechismo della Chiesa cattolica parla esplicitamente del diavolo come «essere spirituale, creatura di Dio, ma decaduto per sua scelta». L’esorcismo, in questa prospettiva, non è folklore né superstizione, ma un sacramentale riconosciuto, affidato a sacerdoti autorizzati.

Il diavolo non c'è più
Falò 29.04.2025, 21:10
Una posizione che non tutti condividono
Va detto: la visione della Chiesa non è universale. Molti studiosi, psicologi e teologi di altre confessioni interpretano la possessione come fenomeno psichico o culturale. Ma per i papi — da Francesco a Leone XIV — Satana non è un concetto, è un avversario. E l’esorcismo, lungi dall’essere un residuo del passato, è un ministero «necessario».
In definitiva, la narrazione dei papi sugli esorcismi non cambia. Che si parli di «influenze maligne» o di «posseduti», il messaggio resta: il male esiste, e la Chiesa lo affronta con la preghiera, il discernimento e il rito.

Papa Leone si racconta
Telegiornale 18.09.2025, 20:00