Dal Mendrisiotto alle più prestigiose orchestre europee, il talento di Diego Bassi sta lasciando il segno nel panorama musicale internazionale. A soli 26 anni, il giovane trombettista originario di Arzo ha già alle spalle una carriera notevole, e si prepara a nuove sfide di alto livello.
Tutto è iniziato quasi per caso nella banda di Riva San Vitale, quando Diego aveva 8 anni. «Volevo suonare la batteria» racconta, «ma dopo un anno di teoria e solfeggio, il maestro Antonio Rezzonico mi disse: “Se vuoi continuare a studiare con me, prendi la tromba”» Parole decisive per il suo futuro.
Impegno costante e una dedizione totale allo strumento sono stati i suoi compagni di viaggio fin da quando, durante gli anni del liceo a Mendrisio, Diego riusciva a conciliare gli studi con la pratica musicale. Questo grazie a una meticolosa pianificazione delle sue giornate. «Era una questione di organizzazione al millimetro» ricorda, «Dalla mattina fino alla sera tardi si era in giro o a studiare per la scuola o a studiare per la tromba».
La svolta nella sua formazione è arrivata grazie all’incontro con Antonio Faillaci al Conservatorio della Svizzera italiana. «Con lui ho iniziato a migliorare molto in fretta e a divertirmi ancora di più» afferma Bassi. «Mi ha preparato in un modo veramente completo per lo studio che è venuto dopo».
Dopo il conservatorio, Diego ha proseguito la sua formazione alla Hochschule der Künste di Berna, laureandosi con i professori Markus Würsch e Giuliano Sommerhalder, veri fuoriclasse dello strumento. Nella capitale ha avuto l’opportunità di esplorare un vasto repertorio e di affinare le sue capacità tecniche e interpretative. Recentemente, ha anche ottenuto un Master in pedagogia strumentale alla prestigiosa Schola Cantorum di Basilea, specializzandosi in tromba naturale.
La carriera professionale di Bassi è decollata rapidamente. È stato prima tromba dell’Orchestra Sinfonica del Teatro di Bienne Soletta e ha collaborato con numerose orchestre di primo piano. Il prossimo, significativo traguardo lo attende a settembre, quando assumerà il ruolo di prima tromba dell’Orchestra Filarmonica di Bremerhaven, in Germania.
Diego attribuisce grande importanza all’esperienza nelle orchestre giovanili, come l’Orchestra Sinfonica Svizzera della Gioventù, definendole importantissime per la formazione di un musicista. «Danno la possibilità di suonare repertorio importante in un ambiente professionale ma abbastanza rilassato» spiega.
La passione per la musica e il desiderio di trasmetterla ai suoi allievi si riflettono nell’approccio didattico: come giovane insegnante si concentra sul dare «i primi mezzi per imparare a suonare» e soprattutto sul «farli appassionare allo strumento».
Un percorso già foriero di grandi soddisfazioni, eppure nonostante ciò Diego Bassi resta umile. È consapevole delle sfide che scandiscono la carriera di un musicista. La ricetta per vincere un posto in orchestra? «Nessuna. Solamente impegnarsi e provare il più possibile». Dietro ogni successo, ricorda, ci sono numerosi tentativi e sforzi non sempre visibili.