Musica Italiana

Il lieve ritorno dei Marlene Kuntz fra storia e nostalgia

Un nuovo tour festeggia i trent’anni dal loro primo album “Catartica”

  • 4 maggio, 08:00
  • 4 maggio, 09:31
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Di: Vasco Viviani

Nel 1994, era il 3 giugno, tutti iniziavano a sfregarsi le mani per gli imminenti Mondiali di Calcio, i primi a svolgersi negli Stati Uniti. A Cinisello Balsamo invece, negli studi Michelangelo, andava in scena un concerto all’interno dalla rassegna Acoustica di Videomusic, emittente votata alla musica che ancora per un paio d’anni avrebbe vibrato attraverso i telecomandi italiani ed insubrici.

In quello studio, una band ancora fresca di formazione, ma già molto esperta visti i membri che andavano a comporla. I CSI, avevano debuttato a gennaio con l’album Ko de Mondo, erano infatti guidati dalla voce sciamanica di Giovanni Lindo Ferretti e dalla chitarra di Massimo Zamboni, entrambi esuli dai CCCP – Fedeli alla linea. Magnellophoni e basso affidati a Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo, che passarono attraverso i Litfiba, seconda chitarra a Giorgio Canali e seconda voce a Ginevra di Marco. A percussioni e batteria rispettivamente Alessandro Gerby e Marco Parente. Un parterre de roi, che tra riprese dell’esordio incise anche due brani non autografi. Il primo fu Aria di Rivoluzione di Franco Battiato, estratto da Sulle corde di Aries del 1973, mentre il secondo brano, Lieve, ha una storia ben più strana.

Incisa da un gruppo cuneese di nome Marlene Kuntz (letteralmente le fighe di Marlene, da una citazione combinata fra Marlene Dietrich e Butthole Surfers, band che ha imperversato fra acidità e psichedelia texana negli anni che furono), prima produzione del Consorzio Produttori Indipendenti, etichetta discografica che propagò il pensiero di rock fuori dagli schemi per otto anni in tutta Italia. Scoperta proprio da Gianni Maroccolo che li ebbe come finalisti di Rock Targato Italia del 1993 e che consigliò loro di affidarsi a Marco Lega per le sessioni di registrazione in studio.

Inserito nel disco ma tagliato nei video l’annuncio di Giovanni Lindo Ferretti prima di attaccare il brano è storia: “Adesso vi facciamo una cover di un gruppo che non è molto famoso anzi, è appena uscito il loro primo disco, si chiamano Marlene Kuntz, la canzone si chiama Lieve, io spero tanto che riuscirò a cantarla bene perché presenta per me qualche difficoltà”: poi l’attacco ed il brano raggiungerà un senso di leggerezza ieratica, differente dalla poetica del suo autore Cristiano Godano, autore che in quel periodo era maggiormente ricondicibile ad una mirabile sintesi di pop-noise.

Qui le chitarre acustiche accompagnano il dolce declamare di Giovanni Lindo Ferretti per poco più di 4 minuti, una linea melodica flebile raddoppiata dalle chitarre ed il suono d’insieme che cresce nel ritornello, rendendolo magico. Già si intravedono i paesaggi che accompagneranno la storia dei CSI e che da sempre sono stati parte in causa dei loro lavori (la Finisterre del debutto, l’appennino tosco emiliano di Linea Gotica, la Mongolia di Tabula Rasa Elettrificata), unita ad un’intensità, quella dei Marlene Kuntz, che andava a svilupparsi proprio in quei mesi.

Marlene Kuntz che rivettero una bella spinta grazie a questa cover e si aprirono una carriera costellata di successi e diversi fasi sonore, che rinunciarono alla sintesi del debutto per farsi più poetici ed a tratti velleitari nell’unione fra melodia e rumore. 

Di acqua ne è passata ormai sotto ai tempi, per rimembrarsi il paese ospitante degli Europei calcistici occorre dare un’occhiata al telefono (saranno in Germania, a 24 squadre, debutto al 14 giugno) ma fra corsi e ricorsi diversi segnali sono arrivati a noi. I CCCP si sono riformati, debuttando per tre serate a Berlino il 24, 25 e 26 febbraio accompagnati da Andrea Scanzi, per programmare un tour di altre 10 date a sostegno del quarantennale di Ortodossia, il loro primo singolo (Live in Pankow, Spara Jurij e Punk Islam i brani contenuti, pubblicato dalla Attack Punk dell’allora Jumpy Velena). 

Ed i Marlene Kuntz? I Marlene Kuntz festeggeranno i 30 anni di Catartica, ripubblicato in un box in tiratura limitata con doppio LP, CD ed MC, proprio come negli anni ’90. Il relativo tour a supporto è iniziato il 12 marzo e si chiuderà il 12 ottobre sul palco dello Studio Foce di Lugano, toccando anche Regno Unito, Germania, Belgio e Francia come tappe internazionali. Non sappiamo come aspettarli sul palco di casa i Marlene Kuntz, probabile ci siano delle sorprese (come il recupero dell’inedito d’annata La Fine Della Danza contenuta nel nastro del box di catartica), di certo si giocherà sul crinale fra storia e nostalgia, tornando agli anni delle feste meste, di Sonica e di Trasudamerica.

In formazione ci saranno Cristiano Godano e Riccardo Tesio, Luca Lagash, Davide Arneodo e Sergio Carnevale, per un’esperienza che promette emozione, tuffi nel passato e sguardi presenti.

Forse

Davvero

Ci piace

Sì, ci piace di più

Oltrepassare

In volo

In volo più in là

Meglio del perdersi in fondo all’immobile

Meglio del sentirsi forti nel labile

Forse

Sicuro

È il bene più radioso che c’è

Lieve

Svenire

Per sempre persi dentro di noi

Meglio del perdersi in fondo all’immobile

Meglio del sentirsi forti nel labile

Forse

Davvero

Ci piace

Sì, ci piace di più

Raiz e la world music italiana

Un' ora per voi 21.04.2024, 13:00

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