Un’era si conclude al Lucerne Festival, la cui edizione 2025 si inaugura oggi. Dopo ventisei anni di direzione artistica, Michel Haefliger si appresta a lasciare la guida della rassegna: a succedergli sarà Sebastian Nordmann. Ospite di Rete Due, il direttore uscente traccia il bilancio di questa esperienza.
«Ero entusiasta, pieno di energia e mi sono letteralmente buttato in questo incarico». Ricorda così, Haefliger, l’inizio della sua avventura nel 1999. A soli 38 anni, il giovane direttore artistico aveva «tante idee su che cosa sviluppare, come cambiare». La questione centrale, fin da subito, fu l’identità del festival. «Non volevamo essere solo un luogo che ospitava grandi musicisti, ma avere anche produzioni proprie» spiega, sottolineando come questo obiettivo sia stato ampiamente raggiunto grazie a numerose prime esecuzioni e allo sviluppo dei programmi Artist-in-residence e Composer-in-residence.
La sua visione si è concretizzata in progetti ambiziosi e di risonanza internazionale. La fondazione della Lucerne Festival Orchestra nel 2003, insieme a Claudio Abbado, e l’anno successivo della Lucerne Festival Academy Orchestra con Pierre Boulez, rappresentano due passaggi importanti di questa ricerca identitaria. «Avevo un buon rapporto con questi artisti eccezionali, Abbado e Boulez, e il nostro incontro è stato fertile» ricorda Haefliger, evidenziando il valore delle collaborazioni umane oltre che artistiche. L’apertura delle nuove sale da concerto, il KKL, rese ancora più impellente la necessità di un «carattere distintivo»: non bastava «portare solo - tra virgolette - i migliori dei migliori musicisti».
Michael Haefliger
L’edizione 2025 del Lucerne Festival si presenta con un tema dal titolo suggestivo: Open End. Un concetto che esplora il completamento delle composizioni, dalle opere incompiute di Alban Berg (Lulu) e Gustav Mahler (Decima Sinfonia), all’Incompiuta di Franz Schubert e alla Nona di Bruckner. Ma si va oltre la mera esecuzione, toccando la filosofia della creazione artistica. Il centenario di Pierre Boulez, figura centrale per il festival, sarà celebrato con Répons, opera che incarna la continua rielaborazione e il «principio del caso» nella musica, concetto che Haefliger definisce «una componente fondamentale della ricerca sul futuro».
Il programma artistico riflette questa visione. Tra gli artistes étoiles spiccano la violinista e performer Winnie Huang, che «esplora nuovi ambiti nel campo della performance», e la violista Tabea Zimmermann. Il composer-in-residence sarà Marco Stroppa, anch’egli profondamente legato a Boulez. Di alto profilo le orchestre e i direttori che si alterneranno sul palco: Riccardo Chailly dirigerà la Prima Sinfonia di Rachmaninov e la Decima di Mahler, Sir Simon Rattle con la Lucerne Festival Orchestra presenterà il Das Lied von der Erde di Mahler, Yannick Nézet-Séguin la Quarta Sinfonia di Bruckner e Andrés Orozco-Estrada i Quadri di un’esposizione di Musorgskij. Il festival accoglierà anche nuove compagini come l’Orchestre Philharmonique di Radio France e la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra.
Ma l’innovazione più sorprendente, e forse l’impronta più importante della visione di Haefliger, è Ark Nova. Questa sala da concerto gonfiabile in PVC, nata dalla collaborazione con l’architetto giapponese Arata Isozaki e l’artista anglo-indiano Anish Kapoor, è un progetto nato in seguito al terremoto in Giappone del 2011. «È nato un progetto artistico magnifico, un edificio che è esso stesso arte al massimo livello», afferma Haefliger. Ark Nova è un simbolo di come dalla distruzione possa nascere qualcosa di grandioso, un’opera che è «immersiva» e che promette di essere un «progetto importante per tutta la Svizzera». La sua presenza a Lucerna, in collaborazione con il Museo dei Trasporti, dimostra la capacità del festival di guardare oltre i confini tradizionali e di abbracciare nuove forme di espressione artistica.
Michael Haefliger pensa solo a godersi il suo ultimo festival, poi rifletterà sul futuro. A Lucerna lascerà un festival che sotto la sua direzione ha assunto un’identità distintiva e assimilato la sua visione innovatrice.
Al via l’edizione 2025 del Lucerne Festival
Musicalbox 11.08.2025, 16:35
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