Mikīs Theodōrakīs (1925-2021) è stato uno dei più grandi compositori e personaggi politici della Grecia moderna. Nato sull’isola di Chio, è famoso soprattutto per aver inventato il sirtaki, quella danza e quel ritmo che trasmettono tutta la passione e l’energia del popolo greco — resa celebre dal film Zorba il greco del 1964, che ancora oggi fa ballare tante persone in tutto il mondo. Ma Mikīs non è stato solo un musicista: la sua vita è stata un vero e proprio viaggio attraverso i momenti più difficili e intensi della storia greca del Novecento.
Dopo aver studiato musica ad Atene, Theodōrakīs si è buttato in prima linea nella Resistenza contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Questa sua partecipazione attiva non è stata senza conseguenze: ha passato anche periodi di prigionia e ha subito torture, specialmente durante la dura dittatura dei colonnelli negli anni ’60 e ’70, quando la sua musica fu addirittura vietata perché considerata troppo pericolosa. Ma non si è mai arreso.
«Mikīs Theodōrakīs è considerato il padre del folk musicale artistico. Quindi la Grecia, e il pubblico, pensa a Theodōrakīs come a qualcuno che ha fatto tesoro degli elementi essenziali della grecità in musica e che ha portato la musica greca anche al di fuori dei confini nazionali e l’ha resa celebre e davvero molto famosa all’estero».
«Ha vissuto molto a lungo e ha vissuto durante quasi tutto il XX secolo in Grecia, un secolo di sconvolgimenti e decine di eventi storici che hanno plasmato l’identità greca. In effetti ha svolto un ruolo catalizzatore in questo senso, sia come musicista e compositore, sia come politico e pensatore. Posso dire che anche alcune persone che non sono d’accordo con il suo pensiero credono ancora che avesse un sogno e che lo abbia espresso pagando costi personali». (Nikos Ordoulidis, musicologo)
Come compositore, ha lasciato un’impronta indelebile, scrivendo colonne sonore che hanno accompagnato film famosi a livello internazionale. Ha anche collaborato con grandi artisti italiani come Iva Zanicchi e Milva, unendo culture diverse grazie alla forza della musica. Sul fronte politico, Mikīs è stato molto attivo: inizialmente è stato eletto deputato per il Partito Comunista greco, ma poi, con il tempo, ha preso le distanze, scegliendo di impegnarsi con altre realtà politiche e continuando a battersi per le sue idee.
«La canzone del disco [Caro Theodorakis... Iva] Fiume amaro è la canzone del mio repertorio che ha venduto di più in assoluto. Ha venduto più di 1 milione di dischi. È arrivato a casa un amico di Theodōrakīs, perché all’epoca era in prigione in Grecia. Arrivò questo signore e mi disse: “Theodōrakīs vorrebbe inviarle un po’ di canzoni, se lei le potesse ascoltare...” [...] E mi inviò un paio di canzoni che a me piacquero tantissimo. E le incisi [...] Quando lui uscì dalla prigione, che venne a Roma e fu ricoverato in una clinica [...] Assieme al direttore di Sorrisi e canzoni e un mio discografico andammo con un piccolo giradischi. Lui era a letto, e aveva due amici vicino, anche loro usciti dal carcere da poco. Mi disse: “Fammi sentire”. Cominciò ad ascoltare. Io ero molto preoccupata [...] Lui cominciò a piangere, e gli altri due amici anche. Io ho detto: “Magari gli fa schifo talmente tanto che piange dalla disperazione!” E invece era commosso. Fu un incontro bellissimo». (Iva Zanicchi, cantante)
La sua arte non era mai fine a se stessa: era un mix di musica, impegno civile e passione politica, una combinazione che lo ha fatto diventare un simbolo di lotta e libertà per tutta la Grecia moderna. Mikīs Theodōrakīs non è stato solo un compositore, ma una voce potente che ha raccontato attraverso le note le speranze, le difficoltà e la forza del suo popolo.

Theodōrakīs: il musicista, il politico, il profeta
Musicalbox 29.07.2025, 15:30
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