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L'ultimo Yakuza

La slapstick comedy di Takashi Miike

  • 28.06.2021, 12:32
  • 14.09.2023, 09:27
L'ultimo Yakuza
Di: Michele Serra 

L'inizio di L'ultimo Yakuza è folgorante, e sicuramente piacerebbe a Quentin Tarantino. Perché? Comincia con un ragazzo, un uomo, che si allena al sacco. È un pugile. La sera successiva, mentre lui combatte sul ring, un uomo viene ucciso: decapitato con una katana nascosta in una sacca da golf, tra le mazze. È la mafia cinese che fa la guerra alla yakuza giapponese, ci dicono. Ma non è questo l'importante. L'importante è come è girato, l'omicidio. L'importante è la testa che rotola, mentre il corpo rimane in piedi giusto il tempo di farci capire quello che è successo. Ecco perché sarebbe piaciuto a Tarantino. Come del resto l'intero film.

Takashi Miike è un genio, tra i massimi cult per chi ama il cinema giapponese e ancora di più i film di gangster giapponesi. Negli ultimi trent'anni ha diretto qualcosa come cento film, arrotondando per difetto. Tra quei cento ci sono almeno dieci capolavori, e almeno trenta film davvero strani. Vi elenco solo quelli imperdibili, sperando di non risultare pedante: Ichii the Killer, Audition, Visitor Q, Full Metal Yakuza, Dead or alive. Questo L'ultimo Yakuza lo vede ritrovare uno dei suoi sceneggiatori dei tempi d'oro, Masa Nakamura, e quindi tutto prende le forme di un'operazione nostalgia con arti marziali, sparatorie, inseguimenti e perfino commedia romantica, perché L'ultimo Yakuza è anche questo. Francamente è difficile lamentarsi.

L'ultimo Yakuza è un film che chiunque può vedere e apprezzare, ma diventa un vero godimento per gli spettatori più “esperti” – perdonate la parola poco sensata – che conoscono i luoghi comuni di tutti i generi toccati dal film e finiscono quindi per apprezzare le variazioni sul tema. Perché questo è un film familiare, eppure sempre sorprendente. L'idea che un regista possa mantenere un tale livello di inventiva dopo aver girato cento film è francamente incredibile.

Certo, a volte i limiti del budget diventano fin troppo evidenti. Eppure quello di Miike assomiglia al grande cinema che una volta si faceva in Europa. I polar francesi, i western spaghetti, quello costruito con pochi soldi e tante (buone) idee. Se poi vi piacciono i gangster con la katana...

Hatsukoi - First Love (Giappone, Gran Bretagna/2019)
Regista: Tkashi Miike
Interpreti: Becky Albertalli e Sakurako Konishi
Durata: 108'

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