Oggi il bambino è circondato da un alone patetico, che non c’è sempre stato, perché è nato alla fine del Settecento con la sensibilità che avrebbe condotto al Romanticismo. Trine e merletti, carillon rarefatti, incanto per la tenerezza del neonato, negozi sempre più vasti dedicati al bambino e ai suoi prodotti, servizi per la prima infanzia avrebbero caratterizzato gli ultimi due secoli.
In passato le fiabe parlano di bambini abbandonati da genitori che non riuscivano a mantenerli o dello stesso nome dato a più bambini, perché si sapeva che uno solo sarebbe sopravvissuto. Anche i quadri li rappresentavano come adulti in miniatura e non si esitava a mandarli al lavoro appena possibile, dalle miniere alla cura dei greggi.
Attraverso esempi, suoni, citazioni e testimonianze ricostruiamo questo affascinante cammino verso l’immagine del bambino come lo intendiamo noi, fino ai «genitori elicottero» e al «bambino di tiranno» di cui si parla nel dibattito pedagogico odierno.
La cultura del bambino
Laser 10.10.2023, 09:00
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Il patetismo dell’infanzia culmina oggi nell’alone di eccezionalità che circonda la procreazione. L’infertilità diffusa induce molte coppie a ricorrere alle tecniche di procreazione medica assistita, che carica la sacralità della vita che sorge di una componente scientista. Si sono moltiplicate le cliniche, che garantiscono pacchetti tutto compreso con una garanzia dal nome eloquente: Bimbo in braccio. Si sono aperte gigantesche questioni etiche come l’utero in affitto, la monogenitorialità, le famiglie arcobaleno, ecc.
Indaghiamo qui come sia mutata la nostra consapevolezza della nascita attraverso le testimonianze di uno psicanalista e di una bioeticista, che ci parlano dell’infertilità psicogena e delle interminabili peripezie affrontate dalle coppie per la procreazione.
Bimbo in braccio
Laser 11.04.2024, 09:00
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