La mer autour de nous, così si intitola l’esibizione che prevede 11 mostre con installazioni ed eventi associati in sette musei della città, oltre che al 109 e alla Villa Arson, nonché un itinerario tra le opere d’arte della città, grande novità di questa edizione. I curatori Jean-Jacques Aillagon - ex Ministro della Cultura e della Comunicazione - e Hélène Guenin - direttrice del Museum of Modern and Contemporary Art (MAMAC), propongono ai visitatori un viaggio nel tempo e nell’immaginazione, in linea con lo spirito della Biennale delle Arti di Nizza, giunta alla sua sesta edizione. Dai reperti di antiche spedizioni alle esplorazioni contemporanee delle profondità marine, dalle specie marine che popolano la costa nizzarda alle creature fantastiche, dai primi abitanti della costa agli usi balneari odierni, dal fascino per il “paesaggio” del mare mediterraneo all’immaginazione di artisti contemporanei consapevoli dell’urgenza delle questioni ecologiche, queste mostre riveleranno diverse sfaccettature del nostro rapporto con l’oceano.
La biennale darà inoltre risalto alle fruttuose relazioni tra artisti e scienziati - promettendo nuovi modi di guardare alla biodiversità degli oceani e nuove alleanze e nuovi immaginari.
L’arte come strumento di sensibilizzazione sociale
A giugno 2025, Nizza ospita la 3a Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani (UNOC 2025). Questo vertice internazionale riunirà leader e governi di tutto il mondo per discutere e decidere sul futuro del nostro pianeta.
Per l’occasione, la città di Nizza sta mettendo la sua 6a Biennale delle Arti sotto l’insegna dell’oceano e sta raccogliendo intorno a questo progetto partner culturali e istituzionali.
“In qualità di città ospitante della 3a Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, Nizza ha il dovere di utilizzare il suo programma culturale come leva per comprendere e fare proprie le questioni sollevate dal vertice. Il nostro obiettivo èquello di toccare i cuori e le menti, di diventare un agente di cambiamento e di avviare questa transizione essenziale e inevitabile”, afferma Christian Estrosi, Sindaco di Nizza.
Dalla preistoria a Matisse: esplorando il mare nel corso dei secoli
400.000 anni fa, gli uomini di Terra Amata si stabilirono su una spiaggia mediterranea, oggi situata nel cuore di Nizza. É questo il tema della mostra “Uomini preistorici sulla spiaggia”, un’esposizione che inviterà il pubblico a immergersi nella storia e a scoprire le relazioni intime che i nostri antenati avevano con i mari e gli oceani. Attraverso vari esempi, l’esposizione esplora il modo in cui gli uomini e le donne preistoriche utilizzavano le risorse marine per la loro sopravvivenza e il loro sviluppo. Il mare non era solo una fonte di cibo, ma anche un luogo di scambi e ispirazione. Un viaggio affascinante nel tempo, dove la storia e la preistoria si incontrano sulla spiaggia di Terra Amata.

Site de Terra Amata
Un’altra mostra interessante è quella dell’artista plastica diplomata all’École des Beaux-Arts di Parigi, Anne-Laure Wuillai, che ha scelto la Costa Azzurra per la sua vicinanza al mare. Nel suo atelier, che ha l’aspetto di un laboratorio, situato alla stazione di Nizza, conserva frammenti di Mediterraneo prelevati con un gesto performativo, onirico e selvaggio. “Mi piace interrogare i nostri modi di abitare il mondo, le norme che produciamo per adattare tutto alla nostra misura”, ha detto l’artista. Anne-Laure Wuillai porta all’estremo la classificazione fino all’assurdo, per interrogare meglio i nostri modi di percepire, categorizzare e consumare il nostro ambiente.

Bibliothèque d’eau de mer
A volte, come nella sua serie Hyper-conditionnements, riempie un carrello della spesa con sacchetti d’acqua di mare fino a straboccare; altre volte, come in Les artificiels, crea mobili che mettono in movimento onde blu fluorescenti, rimandando alle immagini stereotipate che abbiamo del colore dell’acqua. Immagina palle di neve in cui danzano rifiuti plastici trovati sulla costa, o cartoline intrise d’acqua, come souvenir portati via... ma per quanto tempo? Attraverso il grottesco, esce dal gesto militante per produrre un’opera che ironizza con malizia sulle categorie della mente e invita a sognare nuovamente la nostra relazione con l’acqua, il cielo, la terra, questo corpo vivente.
In occasione dell’UNOC 2025, il Musée de la photographie Charles Nègre propone una mostra dedicata al fotografo Laurent Ballesta, per condividere la sua visione estetica e poetica di un universo minacciato da pericoli sempre più gravi.
Fotografo pluripremiato sulla scena internazionale, Laurent Ballesta è biologo, naturalista, ricercatore ed esploratore. Da decenni, attraverso le sue mostre, i suoi libri e le sue conferenze, l’artista evidenzia le problematiche ambientali a cui siamo oggi confrontati, temi che saranno affrontati durante la conferenza delle Nazioni Unite a Nizza. La selezione delle opere è stata guidata dal desiderio di far vivere un’esperienza al visitatore. Gli scatti esplorano i rapporti con l’estetica, le forme, i movimenti e il sensoriale. Il mondo marino si svela attraverso un prisma più astratto, la contemplazione delle opere è progressiva e ci si impegna a definire un punto di riferimento, senza riuscirci davvero. La fluidità è statica, la realtà è silenziosa e atemporale. I colori intensi evocano una bellezza sottile e affascinante. La combinazione degli elementi rivela il frammento di una immensità che ci è inaccessibile. É così che Laurent Ballesta illustra il mondo sottomarino con uno sguardo sia naturalistico che artistico. La sua opera fotografica è un’avventura estetica paragonabile a quella dei creatori e dei performer, con in più un’esigenza scientifica e sportiva.

Henri Matisse , Luxe calme et volupte
“Come importanza, è il Mediterraneo. Io che non lo conoscevo, che sono un uomo del Nord, è il Mediterraneo che mi ha colpito di più”. - Henri Matisse a Pierre Courthion - critico d’arte e poeta nato a Ginevra nel 1902.
Il Mediterraneo ha esercitato su Matisse una fascinazione continua, dalla sua prima visita in Corsica nel 1898, alla sua frequentazione ininterrotta di Nizza tra il 1917 e il 1954, passando per numerosi viaggi alla scoperta dell’Algeria, della Spagna, dell’Italia e, naturalmente, del Marocco.
La mostra Matisse Méditerranée(s) si propone dunque di riconsiderare l’opera di Matisse attraverso la lente del Mediterraneo e dei luoghi emblematici ad esso associati. Ripercorre, attraverso opere varie, tra cui alcune pitture mai esposte a Nizza, i legami, i rituali, gli idiomi legati a questa area di civiltà e il rapporto che Matisse intratteneva con essa.
L’Università dell’Oceano
Origine della vita e regolatore del clima terrestre, l’oceano - con le sue catene sommerse e i suoi abissi profondi - è stato a lungo uno spazio sconosciuto, inesplorato. Negli anni Cinquanta, mentre l’uomo si lanciava alla conquista dello spazio, prendevano avvio anche le prime esplorazioni sistematiche dei fondali oceanici e lo studio delle complesse dinamiche che regolano i movimenti delle correnti marine.
L’université de l’Océan è un ambizioso programma composto da oltre 70 conferenze e incontri multidisciplinari, pensato per risvegliare le coscienze e offrire ai cittadini di Nizza strumenti utili per comprendere le sfide culturali, sociali, scientifiche e ambientali sollevate dall’UNOC.
Ideata per invitare ciascuno a immergersi nei vasti orizzonti offerti dall’oceano - fonte di vita, ispirazione e scoperte - l’Università dell’Oceano mira anche a rafforzare l’impatto di questa conferenza internazionale sul territorio e a coinvolgere attivamente la popolazione attorno a un evento di portata globale.
In questo contesto, “Gli Appuntamenti dell’Arte e della Cultura”, all’interno dell’Università dell’Oceano, nata dal lavoro congiunto di diverse direzioni settoriali della Città di Nizza e della Métropole Nice Côte d’Azur, propongono conferenze che esplorano il tema dell’oceano attraverso una prospettiva culturale.
A tratti affascinante, a tratti inquietante, l’oceano custodisce misteri insondabili, ispira racconti letterari audaci e, grazie alle esplorazioni subacquee, svela i resti di passati sepolti. È una fonte inesauribile di cultura e leggende. È lo specchio delle aspirazioni umane.
“È strano pensare che la vita sia emersa dal mare, e che ora il mare sia minacciato da una delle forme di quella vita. Ma il mare, anche se trascinato in una evoluzione disastrosa, continuerà ad esistere; la minaccia riguarda piuttosto la vita stessa”, Rachel Carson - eminente biologa marina americana considerata una figura pionieristica dell’ecologia.
Matita
Tra le righe 01.05.2025, 15:00
Contenuto audio
Megalopoli, quando il mare minaccia le città
Il giardino di Albert 15.01.2023, 18:05