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Le verdure, come il vino, risentono del terroir?

Come il concetto di terroir si applica alle verdure: un esperimento austriaco rivela 36 profili aromatici diversi per la stessa varietà di carota

  • Oggi, 12:00
Le verdure invernali
  • iStock
Di: “A point” (SRF)/A.T 

C’è chi, assaggiando un bicchiere di vino, riesce a riconoscerne l’origine, immaginandosi il pendio collinare, il vento, la composizione del suolo. E se applicassimo lo stesso principio alle verdure? È possibile percepire il terroir in una carota, in una patata o in un pomodoro?

Quella che sembrava una suggestione per gastronomi particolarmente sensibili, oggi è al centro di studi e sperimentazioni che stanno ridefinendo il nostro rapporto con gli ortaggi e con l’ambiente che li produce.

Il terroir, nel vino come negli ortaggi

Esther Kern, redattrice SRF specializzata in cibo, ha esplorato il tema del terroir applicato alle verdure. Si è posta una domanda: si può davvero riconoscere – solo assaggiando – il tipo di terreno, la quantità di sole o d’acqua ricevuti da una pianta?
La risposta, supportata da dati e osservazioni scientifiche, sembra essere affermativa. Le piante, in quanto esseri viventi, reagiscono agli stimoli dell’ambiente, producendo sostanze vegetali secondarie – composti aromatici e difensivi – che modificano il loro profilo organolettico.

Cos’è davvero il “terroir”?
Un termine abusato e spesso travisato: ecco cosa significa davvero

Spesso tradotto con “territorio” o “suolo”, il concetto di terroir è molto più complesso. Secondo l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), il terroir è:
«Un concetto che si riferisce a uno spazio delimitato, nel quale una comunità umana ha costruito nel tempo un sapere collettivo di interazioni tra un ambiente fisico e biologico e pratiche agronomiche, che conferiscono caratteristiche distintive ai prodotti originari di tale spazio.»

In sintesi, il terroir comprende:
- la composizione del suolo,
- le condizioni climatiche e microclimatiche,
- la topografia (esposizione, altitudine, pendenze),
- le pratiche agricole umane (tecniche, tradizioni, modalità di coltivazione).

L’esperimento “Carota-terroir-carota”

Applicare il concetto di terroir alle verdure significa riconoscere che non tutte le carote, per esempio, sono uguali, nemmeno se della stessa varietà. Il gusto, l’aroma, la consistenza cambiano a seconda del luogo, della mano che coltiva, del tempo atmosferico e persino dell’anno. Quante volte abbiamo notato la differenza tra un ortaggio comprato direttamente dal produttore (il cosiddetto KM0) e uno acquistato nella grande distribuzione?

In Austria, questa intuizione è diventata una sperimentazione concreta. L’associazione Koch.Campus – che riunisce cuochi e produttori – ha organizzato un esperimento dal titolo eloquente: la stessa varietà di carote è stata coltivata in sei località diverse; il risultato è stato ottenere 36 profili aromatici distinti, analizzando le carote crude, spremute e cotte al vapore. Alcune risultavano dolci, altre con sfumature che ricordavano la barbabietola, altre ancora dal sapore decisamente terroso.

Questo esperimento ha fatto emergere un ulteriore elemento: la mancanza di un lessico specifico per descrivere il gusto delle verdure. A differenza del vino, dove esiste una codificazione consolidata, i degustatori si sono ritrovati presto senza parole per descrivere le sfumature aromatiche delle carote.
Da qui l’idea – suggestiva quanto ambiziosa – di formare dei “sommelier delle verdure”: professionisti capaci di leggere e raccontare il terroir orticolo con competenza e sensibilità.

Una nuova consapevolezza alimentare

L’iniziativa austriaca, così come il lavoro di Esther Kern, suggeriscono una trasformazione profonda nel modo in cui pensiamo alla produzione orticola: non più standardizzata, ma locale, identitaria, irripetibile.
Comprendere il terroir delle verdure significa valorizzare il lavoro degli agricoltori, riconoscere l’unicità di ogni territorio e – non da ultimo – educare il gusto, come già accade nel mondo del vino. Un esercizio di attenzione che porterà presto anche a indagare il ruolo di altri fattori (altitudine, clima, posizione) nel profilo aromatico degli ortaggi. Una ricerca che promette di aprire nuovi orizzonti alla gastronomia vegetale.

Fonti:

OIV – Organisation Internationale de la Vigne et du Vin
Oxford Companion to Wine, Jancis Robinson
Terroir: The Role of Geology, Climate, and Culture in the Making of French Wine, James E. Wilson

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