Curiosità e trend

La zucca in tavola: guida alle varietà svizzere

Curiosità sul frutto più grande del mondo e utilizzi in cucina delle zucche più diffuse localmente

  • Ieri, 09:00
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Tipi di zucche e usi in cucina

RSI Food 02.10.2025, 15:10

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  • Edoardo Nerboni e Patrizia Rennis
Di: Alice Tognacci 

Versatile e ricca di biodiversità, la zucca si adatta a infinite preparazioni, dall’antipasto al dessert, offrendo sempre nuove sfumature di sapore e consistenza.
Tra commestibili e ornamentali, in un tripudio di colori e forme che animano i banchi dell’ortofrutta, ogni ricetta ha la sua zucca ideale. È tutta questione di scorza, consistenza della polpa e sapore.
E lasciamo da parte Halloween: non rende giustizia alle centinaia di varietà coltivate nel mondo.

La “Cucurbita” e le sue specie tra le piante coltivate più antiche al mondo

Dall’etimologia incerta – forse dal latino cocutia (“testa”), poi “cucuzza” e infine zucca – questa pianta erbacea, originaria dell’America meridionale, appartiene al genere Cucurbita, che comprende 18-20 specie commestibili. I suoi frutti, detti peponidi, sono bacche di grandi dimensioni e forme, colori e consistenze estremamente variabili.

La zucca, dunque, non è una verdura, ma essendo una bacca gigante, è il frutto più grande conosciuto al mondo. Oggi se ne contano più di 800 varietà, che fanno riferimento a 15 specie, di cui 5 commestibili, e di queste 3 sono quelle più diffuse: la zucca da orto o zucchino (cucurbita pepo), la zucca gigante (cucurbita maxima), la zucca muschiata (cucurbita moschata).

Tutto partì dalla Cucurbita pepo – conosciuta come zucchina – i cui resti più antichi, ritrovati nel sud del Messico, sono databili tra i 10.000 e gli 8.000 anni fa risultando anche precedenti all’introduzione di mais e fagioli.

Guida alla zucca giusta in cucina

Definita “la carne dei poveri”, della zucca non si butta via niente: oltre alla polpa – soda, carnosa, gialla o arancione – si consumano i fiori, i semi (tostati o spremuti in olio), le foglie e i getti più giovani, detti tenerumi, ideali in frittate o zuppe. La versatilità è tale che, già nel 1662, il cuoco Bartolomeo Stefani scriveva che “se ne può fare tanta diversità di vivande, che formi una mensa intiera”.

In Svizzera, le varietà reperibili sul mercato variano da regione a regione: ne riportiamo alcune, partendo da quelle considerate più buone e più commercializzate, descrivendone caratteristiche e usi in cucina.

Hokkaido (o Potimarron)

Origine giapponese, buccia arancione e polpa farinosa dal gusto che ricorda la castagna. Si cuoce con la buccia.
Ideale per: vellutate dense (senza patate), gnocchi, crostate, purè per piatti di carne o selvaggina, anche cruda in carpaccio.

Butternut

Forma a pera, buccia beige liscia, polpa soda e dolce, con sentori di nocciola. Facile da pulire.
Ideale per: minestre, risotti, dolci, marmellate, arrosti vegetariani o cruda in insalata.

Moscata di Provenza

Grande, dalla buccia solcata verde-ocra e polpa arancione. Aromi delicati, leggermente acquosa in cottura.
Ideale per: minestre, vellutate, confetture, canditi.

La Spaghetti (o Spaghetti Squash)

Polpa che, una volta cotta, si separa in filamenti simili a spaghetti. Gusto molto delicato.
Ideale per: contorni alternativi alla pasta, servita anche nella sua “scodella” naturale.

Acorn

Piccola, a forma di ghianda, buccia verde o bicolore. Polpa croccante, dolce, con note di nocciola o carciofo.
Ideale per: arrosti, griglia, insalate crude.

Tetsukabuto

Buccia dura verde scuro, rugosa; polpa soda, giallo-arancio, sapore delicato di castagna.
Ideale per: fritti, curry, risotti, mousse, dolci.
Un trucco per tagliarla è lasciarla cadere a terra.

Delica

Compatta, profumata, polpa asciutta color arancio scuro, gusto equilibrato tra castagna e frutta secca.
Ideale per: arrosti, risotti, zuppe, dolci. È tra le varietà più versatili.

Crown Prince

La “zucca grigia”, dalla buccia argentata e polpa giallo-arancio croccante, molto saporita.
Ideale per: tante preparazioni, dolci, salate, primi e secondi vegetariani.

Come scegliere e conservare una zucca

Per capire se una zucca è matura, basta bussare delicatamente con le nocche sulla buccia: se il suono è sordo e “vuoto”, la polpa sarà gustosa e ben compatta. Al contrario, una zucca troppo vecchia produce un suono più piatto: la polpa, in quel caso, tende a diventare fibrosa.

Conservazione

- Una zucca intera e matura si conserva a lungo in un luogo fresco e asciutto.
- Se è molto grande, si può tagliare, sbollentare brevemente e congelare i pezzi.
- Anche cruda può essere congelata, già porzionata.
- Se si conserva in frigorifero, è importante rimuovere semi e filamenti, più ricchi di umidità e soggetti a marcire.

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  • Natascha Fioretti
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