In un autunno sempre più colonizzato da zucche intagliate e streghe di plastica, c’è una luce che resiste, più fioca ma decisamente più radicata: quella del Räbeliechtli, la lanterna di rapa che illumina le sere buie di novembre in molte regioni della Svizzera tedesca. Un’usanza tenera, silenziosa e profondamente legata al territorio, che non teme il confronto con Halloween – anzi, si afferma proprio come sua alternativa indigena, più autentica e meno commerciale. Un’usanza che vede bambini e adulti sfilare con rape intagliate e illuminate: un affascinante esempio di come le tradizioni locali possano evolversi e adattarsi nel tempo.
Una tradizione che viene dal mondo contadino, lontana da Halloween
Il Räbeliechtli–Umzug, ovvero la processione delle lanterne di rapa, affonda le sue radici nel mondo contadino svizzero, quando la rapa autunnale (Räbe) era un alimento fondamentale nei mesi freddi. Come le patate oggi, le rape erano una garanzia di sopravvivenza. La loro raccolta, spesso ultima prima dell’inverno, veniva accompagnata da momenti di festa, rituali religiosi e usanze popolari. Una di queste era intagliare le rape raccolte e trasformarle in lanterne, che illuminavano le notti buie di fine autunno.
Molti storici riconoscono che in epoca premoderna – in particolare nel Medioevo e durante il periodo tardo romano – era comune scolpire rape e altre radici per usarle come luce nei mesi bui.
Nonostante alcune somiglianze superficiali con Halloween (che in Irlanda e Scozia ha conosciuto pratiche simili), però, la tradizione svizzera è autonoma, radicata nel contesto agricolo e comunitario locale.
Halloween? Un’altra storia
Negli ultimi decenni, Halloween ha preso piede anche in Svizzera. Ma è bene chiarire: non si tratta della stessa origine, né della stessa funzione sociale.
Mentre la tradizione di intagliare radici come le rape per fare lanterne è attestata nell’ambito della festa di Samhain in Irlanda e Scozia — da dove deriverebbe in parte la tradizione moderna della jack‑o’‑lantern della Halloween americana — nel caso della Svizzera la tradizione del Räbeliechtli appare piuttosto come un rito autonomo, radicato nel contesto contadino locale. Non vi è quindi un collegamento diretto e documentato con Halloween. Lo dimostrano la sua associazione al calendario agrario, la connessione con la festa di San Martino (11 novembre) e il forte legame con le scuole, che ne fanno uno strumento educativo e di coesione comunitaria.
Lo conferma Mischa Gallati, ricercatore di cultura quotidiana presso l’Istituto di Antropologia Sociale e Studi Culturali, a Treffpunkt trasmissione radiofonica di SRF 1 dell’8.11.2024: «Ci sono alcune somiglianze, naturalmente – bambini che camminano con lanterne – ma il Räbeliechtli è un’usanza profondamente diversa, legata all’autonomia dei più piccoli, al territorio e alle comunità scolastiche.»
Le radici zurighesi
Se la tradizione è diffusa oggi in molti cantoni svizzeri, secondo Gallati le prime testimonianze di questa usanza risalgono alla seconda metà del XIX secolo, in particolare nell’area del lago di Zurigo. Richterswil, una cittadina sulle rive del lago, è considerata uno dei luoghi chiave per lo sviluppo di questa usanza. Qui, il giorno di San Martino - 11 novembre - si svolge la celebre Räbechilbi: una parata notturna in cui non solo i bambini, ma anche carri artistici sfilano illuminati da decine di migliaia di lanterne di rapa.
Le prime attestazioni affidabili riportano che nel Canton Zurigo le prime sfilate documentate risalgono agli ‘20 del Novecento, quando i bambini del Zürcher Oberland partecipavano a cortei con rape illuminate. In origine, le rape erano portate singolarmente e non in cortei organizzati. Era un’usanza rurale, vissuta in forma intima e familiare.
Dal 1908, l’organizzazione è affidata all’ufficio turistico locale e grazie a insegnanti e scuole, la pratica ha ripreso vita, soprattutto negli anni ‘60. E dal 2000, la manifestazione è entrata nel Guinness dei primati come la più grande parata di lanterne di rapa al mondo. Solo nel 2023, l’evento ha richiamato oltre 17’000 visitatori, utilizzando circa 30 tonnellate di rape e più di 50’000 candele. Uno spettacolo di luci e identità.
Secondo la leggenda locale, la Räbechilbi risale al 1850, quando le contadine del Richterswilerberg scesero al buio verso la chiesa serale, portando lanterne di rapa.
In realtà, la forma attuale del corteo nasce nel 1884 grazie all’iniziativa di un maestro. Lo storico Ueli Gyr sottolinea che la leggenda è stata in seguito “demistificata”: non esistono fonti anteriori al 1880 che confermino celebrazioni simili, né risultano prove storiche di messe serali in quel periodo.
Nonostante le sue radici zurighesi, la tradizione si è diffusa in varie parti della Svizzera, adattandosi alle realtà locali. Oggi, la si può trovare in diversi cantoni, con una forte presenza nel cantone di Berna, ma anche in Appenzello, San Gallo e Basilea Campagna.
Un’usanza in evoluzione
La tradizione non è statica, ma si evolve con il tempo. Un esempio interessante è quello di Rahel Gugger, che ha portato questa usanza a Bühler, nel cantone di Appenzello Esterno, dopo averla conosciuta a Zurigo. Iniziando con un piccolo gruppo di madri e bambini, l’evento è cresciuto fino a diventare una tradizione amata dalla comunità locale.
Luce nella rapa, luce nella memoria: Räbeliechtli oggi
Ogni anno, tra fine ottobre e inizio novembre, famiglie e scuole si preparano con entusiasmo. La rapa si svuota, si intaglia con motivi tradizionali – soli, lune, stelle, animali – e si trasforma in una piccola opera luminosa. I bambini portano queste lanterne durante i cortei serali, spesso accompagnati da canti popolari come «Räbeliechtli, Räbeliechtli, wo gaasch hii?».
Realizzazione lanterne di rapa nelle scuole elementari
La sfilata delle luci di rapa è più di un semplice evento folcloristico. Rappresenta un momento di coesione comunitaria e un’opportunità per i bambini di sperimentare una forma di autonomia. Gallati sottolinea che il valore di questa tradizione, infatti, è anche pedagogico: «È un rito che insegna ai bambini a camminare nel buio, ad avere fiducia, a condividere uno spazio collettivo in sicurezza. È un’esperienza sensoriale e simbolica.»
E non solo: Astrid Remund, un’agricoltrice di Seengen nel cantone di Argovia, coltiva rape principalmente per queste processioni, sottolineando come l’usanza abbia un impatto anche sull’agricoltura locale, un tempo molto più incentrata sulla coltivazione delle rape e ora molto ridotta.
La zucca oltre la tavola: arte e tradizione in Ticino
Anche in Ticino l’intaglio ornamentale si tramanda, ma su un altro frutto autunnale: la zucca. Non solo protagonista in cucina, la cucurbita è stata storicamente usata come contenitore, strumento musicale o oggetto decorativo. Oggi, continua a vivere anche come materiale artistico, come dimostra il lavoro dell’artigiana Letizia Cislini-Ferrari di Ludiano, nel comune di Serravalle.
Le sue lampade scolpite a mano, esposte ogni anno anche nella Sala Patriziale di Bellinzona poco prima di Natale, nascono da zucche svuotate e lavorate artigianalmente: «Sono le zucche che un tempo si usavano per fare le borracce. Le coltivo, le raccolgo e poi le trasformo in oggetti luminosi» – racconta l’artista.
Un esempio virtuoso di come anche nel sud della Svizzera si mantenga viva una forma di artigianato stagionale che parte dall’intaglio e si spinge fino alla creazione di vere e proprie sculture-luce. Un modo per riscoprire la zucca fuori dalla cucina, valorizzando territorio, memoria e creatività.
Lampada ricavata da una zucca, prodotta da Letizia Cislini-Ferrari
Ogni anno, con l’arrivo delle giornate sempre più corte e pomeriggi bui, la Svizzera tedesca si accende. Non di zucche arancioni, ma di piccole rape scolpite con cura. È la voce di una tradizione che continua a parlare, che non cede all’esotismo facile, e che invita a riscoprire la bellezza della semplicità, della lentezza e della condivisione.
Il Räbeliechtli non è solo un’alternativa a Halloween. È qualcosa di più profondo: è un lume d’identità che resiste, nel cuore dell’autunno, un affascinante esempio di come le usanze locali possano adattarsi e prosperare nel mondo moderno, unendo comunità e generazioni celebrando l’autunno.

Räbeliechtli: il fascino della tradizione
RSI Food 30.10.2025, 09:00
Fonti
Inventario delle tradizioni viventi in Svizzera
Räbenlichter-Umzüge - di Miriam Rorato, Marzo 2024.
Origins of the Jack-o’-Lantern