RITRATTI E STORIE

Marronai e caldarroste: l’arte di un’antica tradizione

Renzo Strazzini racconta sei generazioni di caldarrostai. Dalla raccolta alla piazza, scopriamo l’impegno e la passione di chi preserva questo sapore autunnale

  • Oggi, 11:30
Renzo Strazzini
  • Renzo Strazzini
Di: Haluka De Toni 

Con l’arrivo dell’autunno, le piazze del nostro paese, e non solo, si riempiono di un profumo inconfondibile: quello delle caldarroste. È l’aroma che ci annuncia la stagione fredda e l’immancabile comparsa dei marronai con le loro bancarelle fumanti. Ma cosa si nasconde veramente dietro a quel semplice sacchettino di castagne che gustiamo? Da dove provengono e quale varietà ci viene offerta? Quale duro lavoro si cela dietro la loro raccolta, la filiera che le porta fino a noi e, infine, cosa giustifica il prezzo che paghiamo?

A svelarci questi segreti sarà Renzo Strazzini di Marroni Import, con il prezioso contributo delle testimonianze del padre Eros Strazzini. La loro è una storia che affonda le radici nel lontano 1837, una tradizione familiare che oggi li vede impegnati a distribuire sacchi di castagne in tutta la Svizzera, garantendo la presenza immancabile di questo prelibato frutto ogni anno.

Boschi che raccontano la resilienza

Per oltre 2.000 anni, il castagno ha nutrito intere generazioni di Svizzeri italiani, tessendo un legame indissolubile con la loro storia e la loro tradizione culinaria, simbolo di una civiltà contadina oggi in gran parte perduta con l’avvento del benessere diffuso. Questa importanza storica è ancora tangibile nel paesaggio: nel solo Ticino, i castagneti si estendono su 20.000 ettari, pari al 14% dell’intera superficie boschiva cantonale (142.000 ettari).

Castagni
  • Ti-Press / Alessandro Crinari

Oggi, superati gli anni bui della cinipide, il recupero delle antiche selve non solo ridisegna un paesaggio di rara bellezza, ma preserva anche un prezioso ecosistema, rifugio per numerose specie animali. Sebbene quella civiltà sia tramontata, sono ancora in molti a custodire proverbi, canzoni, rituali e gesti legati a questo antico e umile frutto della terra.

Nonostante nel linguaggio comune si usino spesso come sinonimi, castagne e marroni non sono la stessa cosa. Pur provenendo entrambi dal castagno (Castanea sativa), si tratta di varietà distinte, con differenze chiave che ne determinano qualità e utilizzo.

- Il marrone è una varietà selezionata e coltivata, per questo considerata più pregiata. Lo si riconosce facilmente per le dimensioni maggiori, la forma più regolare e, soprattutto, perché è più facile da sbucciare. Il gusto è dolce e aromatico, a differenza della castagna, che lo è meno.

- La castagna, al contrario, è spesso di origine selvatica. È più piccola, di forma irregolare e ha una pellicola che aderisce tenacemente alla polpa, rendendola più ostica da sbucciare.

Il profumo della tradizione: la storia dei marronai Strazzini

La passione per la castagna ha spinto Renzo Strazzini, originario di Semione in Valle di Blenio, a una scelta radicale: abbandonare gli studi di architettura per dedicarsi all’antica tradizione familiare. Un’eredità, quella dei venditori di castagne, che la sua famiglia porta avanti dal 1837: «Ho seguito le orme dei miei antenati», racconta Renzo, «e spero che i miei discendenti possano portarla avanti per ancora trecento anni».

Quando ero piccolo guardavo giù dalla finestra e vedevo mio nonno e mio papà che vendevano le castagne

Renzo Strazzini

È proprio nella storica Marktplatz di Soletta, all’ombra della St. Ursen-Brunnen, nella Svizzera interna, che questa lunga saga familiare affonda le sue radici. Eros Strazzini, padre di Renzo, svela il contesto storico di questa migrazione: «I marronai, come noi, provenivano principalmente dalle Valli ticinesi, spinti dalla necessità di superare le difficoltà economiche dell’epoca. Fu così che decidemmo di “fare le stagioni” e affermarci come caldarrostai a Soletta».

Strazzini

La famiglia Marzio e Yvonne Strazzini con i figli Barbara, Eveline e Marco hanno ricevuto la medaglia commemorativa con lo stemma

  • Renzo Strazzini

La famiglia Strazzini non è solo parte di questa storia, ne è diventata la custode e il simbolo, “proprietaria” di fatto di quella piazza e della sua tradizione di vendita di castagne per generazioni. Eros stesso ripercorre la sua traiettoria familiare e imprenditoriale: «Ho lasciato mio fratello a gestire il banco a Soletta e mi sono trasferito a Berna, dove ho avuto l’opportunità di prendere in mano un’altra azienda di marroni, oggi nota come Marroni Import. Una volta raggiunta la pensione, ho passato il testimone a mio figlio Renzo».

Il sacrificio e il valore di un mestiere antico

Eros e Renzo non nascondono che il mestiere del caldarrostaio è sempre stato sinonimo di grande sacrificio: «Un tempo, i weekend liberi erano un lusso sconosciuto e la sera si tagliavano tutti i marroni rigorosamente a mano», ricordano. Anche oggi, la dedizione non è da meno: «A volte ci si sveglia alle 2 o 3 del mattino per lavorare fino alle 18 o 19 di sera», rivela Renzo, descrivendo le sfide della gestione aziendale. Eros riflette con una punta di amarezza sulla percezione attuale del lavoro: «Oggi, con l’arrivo del benessere, è come se questo sacrificio non lo si facesse più, non lo si conoscesse più veramente».

È un’esistenza molto valida se la si segue con spirito e interesse. Voglio che si tramandi questa tradizione autentica del marronaio

Renzo Strazzini

Il rischio, secondo lui, è che «ormai chiunque possa improvvisarsi marronaio e vendere caldarroste come se fosse un lavoro qualunque». Pochi, aggiunge, sono coloro che operano con una vera consapevolezza della tradizione. In questo panorama, la famiglia Strazzini incarna l’essenza di cosa significhi essere un caldarrostaio tradizionale: «Lavoriamo nella stessa piazza da oltre un secolo, ancora con il metodo tradizionale, quello a carbone. Ci vuole esperienza, una profonda conoscenza del prodotto, ed è un sapere che si tramanda di generazione in generazione». Un bagaglio di valori e principi che, lamenta Eros, «molta gente non comprende più».

Marronai
  • Renzo Strazzini

La complessità dei marroni

Spesso percepita come un frutto di disarmante semplicità, la castagna nasconde in realtà una sorprendente ricchezza di varietà, ciascuna con le proprie specificità e destinazioni d’uso. Questa semplificazione, nasconde una realtà ben più articolata, la cui profondità è colta appieno solo da chi ne conosce ogni sfumatura.

Castagni Italia

Renzo Strazzini supervisiona una delle tante coltivazioni di castagno in Italia

  • Renzo Strazzini

Un aspetto cruciale, e spesso ignorato, riguarda la sua provenienza. Ancora oggi, le caldarroste che deliziano i nostri palati provengono in larga parte dall’estero, non dal territorio elvetico. La ragione è chiara: il consumo annuo in Svizzera si aggira attorno alle 2.000 tonnellate. Pur potendo vantare marroni di eccellente qualità locale, la produzione svizzera non è in grado di soddisfare una domanda così importante, né di sostenere una fornitura su scala industriale. Come sottolinea Renzo Strazzini: «Per una fornitura duratura e idonea alle esigenze del mercato, la produzione svizzera non è sufficiente».

Oltre all’apparenza: la sfida alla qualità

Le castagne grandi, dolci e invitanti che troviamo sui banchi dei caldarrostai provengono in gran parte dall’Italia. Da Nord a Sud, vaste coltivazioni sono attentamente curate da agricoltori esperti. L’Italia, infatti, vanta una straordinaria biodiversità castanicola, con numerose varietà insignite di certificazioni di qualità come IGP e DOP, emblematica è la produzione di Cuneo o di Roccamonfina. Dietro a questi frutti si cela un lavoro intenso e meticoloso: dalla cura assidua delle piantagioni alla selezione e lavorazione attenta, fino alla gestione della costante sfida legata alla deperibilità di un alimento che richiede una conservazione ottimale per mesi.

Castagne

Lavorazione delle castagne nell'azienda Marroni Import

  • Renzo Strazzini

Renzo sottolinea come la sfida più ardua sia proprio quella di garantire il prodotto ideale al momento opportuno, trattandosi di un frutto naturale nella sua purezza: «Molti non comprendono la vera natura del prodotto e l’impegno che si nasconde dietro la vendita delle castagne», ammette Renzo, «si nota una forte attenzione al prezzo, ma spesso si trascura l’importanza di un prodotto naturale e l’impegno che vi è dedicato». È per questo che la famiglia Strazzini si impegna non solo a garantire a chi le ama, caldarroste di qualità, ma anche a valorizzare il prodotto. Spiegano la complessa natura di un prodotto all’apparenza semplice, rivelando l’impegno, la passione e la tradizione racchiusi in ogni marrone.

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  • Ti-Press / Benedetto Galli

La castagna è una delle poche, autentiche eccezioni in un mercato dominato da prodotti trasformati. Un frutto che la natura ci dona nella sua forma più pura, privo di chimica e artifici, capace di crescere e maturare seguendo i suoi ritmi naturali. Grazie alla passione di Renzo Strazzini, alla lunga tradizione della sua famiglia e all’impegno dei marronai di oggi, possiamo ancora vivere un’esperienza capace di risvegliare ricordi e di gustare sapori di un tempo.

22:45

La castagna, tra passato e presente

Alphaville 21.09.2022, 11:00

  • Keystone
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