Se si votasse oggi, l'iniziativa non passerebbe
Modem

Il canone e il servizio pubblico

Entra nel vivo il dibattito in vista della votazione sull’iniziativa NO Billag del 4 marzo.

  • 24.01.2018
  • 40 min
  • keystone
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Quale canone per quale pubblico? Quale futuro per l’attuale SSR? Sarà davvero la fine per la RSI ed i suoi dipendenti? Cosa ne sarà dei media privati cofinanziati dal canone? Per i fautori non bisogna farsi prendere dal panico: L’iniziativa No Billag chiede semplicemente l’abolizione del canone in favore di un sistema più libero ed orientato al mercato. Anche in futuro sarà dunque possibile fruire di canali dedicati all’informazione regionale e nazionale semplicemente pagando per i contenuti desiderati. Per gli avversari invece il cosiddetto “piano B” è una chimera: nessuna azienda privata avrà l’interesse a produrre dei programmi culturali e di informazione rivolti ad un pubblico di nicchia nelle regioni periferiche del paese. Smantellare il servizio pubblico senza offrire un’alternativa non farà che aprire la strada ai gruppi mediatici stranieri interessati a delle fette più grandi del mercato pubblicitario svizzero. Sullo sfondo ci sono comunque i cambiamenti tecnologici che stanno modificando l’utilizzo dei media da parte delle nuove generazioni. Ne discutiamo a Modem con i promotori dell’iniziativa Alain Bühler, (vicepresidente Udc Ticinese) e Battista Ghiggia ( Lega dei ticinesi) Sul fronte dei contrari la consigliera federale Doris Leuthard, e il direttore RSI Maurizio Canetta.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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