C'è stato un terzo arresto per la rapina a un portavalori dell'8 aprile scorso sulla A9 Como-Milano. È stata fermata una persona che, stando agli inquirenti, dovrebbe tornare utile per risalire finalmente al bottino, frutto dell'assalto dei banditi, ossia 240 chilogrammi d'oro del valore di 10 milioni di euro, che il furgone blindato stava trasportando in Ticino.
L'uomo, già in carcere da qualche mese ad Arezzo e accusato di ricettazione, è stato raggiunto da un ulteriore ordine di custodia cautelare. Si tratta di un milanese che avrebbe fatto da autista al presunto capo della banda arrestato sabato mattina, residente pure lui nell'hinterland di Milano. I due avrebbero girato in auto per buona parte della Brianza per effettuare gli ultimi sopralluoghi per il colpo.
Il terzo uomo è stato fermato ed arrestato dalle parti di Arezzo, in Toscana, città ritenuta la capitale italiana dell'oro, sia legale che illegale. Una coincidenza che gli investigatori non confermano, ma neppure escludono.
RedMM/Marco Marelli