A Bellinzona da qualche giorno fanno discutere le predazioni di un probabile lupo ad Artore. Attacchi che hanno spaventato la popolazione per la vicinanza al centro abitato.
Dopo le due pecore predate a pochi metri da una fermata del bus, il Cantone si è attivato, anche con delle ronde di guardiacaccia pronti a intervenire qualora il comportamento del potenziale lupo possa essere problematico.
La Bellinzona a misura di famiglia deve fare i conti con il lupo e fin da subito il municipio ha chiesto aiuto al Cantone visto che a livello comunale il margine di manovra della città è limitato. Cantone che da parte sua non ha atteso le conferme del DNA per agire.
“Lunedì mattina abbiamo contattato il Municipio spiegando la situazione per essere sicuro di essere allineati e li abbiamo informati sulle azioni che intendiamo intraprendere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”, spiega a SEIDISERA della RSI Gabriele Cozzi, collaboratore scientifico dell’Ufficio caccia e pesca.
“Abbiamo potenziato il monitoraggio per cercare di capire quali sono i punti di accesso al centro abitato. E i guardiacaccia sono sul terreno e già stanno facendo delle ronde: la sera, la notte e la mattina presto, che sono i momenti di maggiore attività. E se dovessero vedere il lupo nelle vicinanze dell’abitato si potranno fare dei tiri di dissuasione con proiettili di gomma”, prosegue.
Un dispositivo che ha bisogno ancora di tempo per portare i primi risultati. “Nei prossimi giorni andremo a ritirare le schede delle fototrappole che sono state piazzate, per vedere se c’è qualche passaggio nei punti strategici e così capire meglio la situazione”, aggiunge Cozzi.
Una cosa particolare però c’è, la presenza del lupo così in basso in questo periodo. “Si, è un po’ inusuale, ma ci si può aspettare anche comportamenti di questo tipo. Per noi è importante capire se il lupo si avvicina ai centri abitati senza un motivo particolare. E in questo caso purtroppo il motivo è che ci sono animali da reddito di facile accesso al lupo”, spiega ancora Cozzi.
Visto che dobbiamo ancora abituarci a tornare a convivere con questo predatore, come va vista questa predazione? C’è da aver paura? “La situazione - conclude Gabriele Cozzi - può spaventare, ma non deve essere allarmante perché c’è un motivo per il quale il lupo è sceso così in basso: gli animali non erano protetti con recinsioni elettrificate. Sarebbe più preoccupante se il lupo dovesse scendere così in basso senza un motivo particolare. E ancora più problematico se lo facesse nelle ore di maggiore attività dell’uomo”.
A Bellinzona preoccupa il lupo
Il Quotidiano 13.07.2025, 19:00