Il Tribunale amministrativo cantonale viene chiamato in causa in quella che si profila sempre più come la "guerra della movida" luganese: come scrive oggi il Corriere del Ticino, il Municipio cittadino ha deciso di ricorrere contro la decisione del Consiglio di Stato di concedere l'effetto sospensivo richiesto dal Club 1, locale che beneficiava dal 2008 di una speciale autorizzazione e che continua quindi a rimanere aperto fino alle 5 il venerdì mattina.
Per Lugano, che ha emanato nuove e più severe limitazioni degli orari di apertura, il Governo cantonale è stato "arrendevole" ed in particolare il suo presidente. L'Esecutivo comunale ritiene che la tutela dell'ordine pubblico prevalesse sull'interesse di un privato.
Nel contempo, aggiunge il quotidiano, anche il Living Room avrebbe deciso di rivolgersi al Cantone contestando l'ordinanza in vigore dal 9 luglio, che sarebbe contraria alla libertà economica garantita dalla Costituzione.