L’edelweiss (Leontopodium alpinum) è un fiore originario degli altopiani dell’Himalaya e della Siberia, dove si trovano ancora oggi una trentina di specie selvatiche e poco conosciute appartenenti allo stesso genere Leontopodium. Un nome latino che significa “zampa di leone” e che richiama la forma e la pelosità del fiore.
Oggigiorno la si trova in tutto l’arco alpino, nel Giura, così come sui Pirenei, nei Balcani e sui Carpazi. Sulle Alpi vive generalmente tra i 1500 ed i 3000 metri d’altitudine e fiorisce da luglio a settembre su rocce calcaree scoscese, anche se non è raro trovarla nei pascoli d’alta quota.
Meglio cardi che mais
Serotonina 08.10.2025, 09:10
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La stella alpina non è un fiore singolo, bensì un’infiorescenza formata da un numero variabile di minuscoli fiori (da 50 a 500) raggruppati in più teste (da 2 a 12), chiamate capolini. I capolini sono a loro volta raccolti all’interno di foglie bianche (da 5 a 15) dall’aspetto vellutato, dette brattee, disposte a forma di stella. Le brattee, che somigliano a dei veri e propri petali bianchi, ci traggono in inganno facendo apparire l’edelweiss come se fosse davvero un fiore singolo.
Non solo le brattee, ma tutta la pianta della stella alpina è lanosa, ovvero coperta di uno strato di peluria. Questi peli non servono però per difendersi dal freddo, ma hanno la funzione di contrastare la perdita d’acqua limitando la traspirazione e di proteggere la pianta dai raggi ultravioletti, molto intensi in altitudine.

Un'infiorescenza in cui si vedono otto capolini (quello centrale in fiore) e le brattee, bianche e pelose, che sembrano dei petali
Le caratteristiche uniche e l’aspetto singolare del fiore hanno ispirato molti nomi, come ad esempio Wollblume (fiore di lana), coniato dal naturalista zurighese Konrad Gessner nel XVI secolo. Ci sono anche altri nomi utilizzati dai botanici per descrivere la stella alpina, come Klein Löwenfuss (piede di leone), étoile du glacier (stella del ghiacciaio), étoile d’argent (stella d’argento) o ancora immortelle des Alpes (fiore immortale delle Alpi).
La prima testimonianza scritta del nome Edelweiss, che in tedesco significa bianco nobile, compare in uno studio del 1785 del naturalista austriaco Karl von Moll, ma bisogna aspettare la metà del XIX secolo perché il nome Edelweiss metta radici nel vocabolario dei botanici di lingua tedesca. Da allora, questo termine ha superato le barriere nazionali ed è diventato mondialmente noto.

Tra i souvenir tipicamente svizzeri, non possono mancare quelli decorati con le stelle alpine
L’edelweiss è un vero e proprio mito, diventato tale nel 19° secolo, periodo in cui l’alpinismo conosce un vero e proprio boom. Sono stati gli stessi alpinisti ad aver diffuso le credenze attorno all’edelweiss: dipingendo la stella alpina come un fiore inaccessibile e difficile da cogliere, riuscirono a dare un’immagine di sé di uomini forti e coraggiosi.
Uno dei racconti più noti su questo fiore narra infatti di un uomo che scalò la parete scoscesa di una montagna, mettendo a repentaglio la propria vita, per raccogliere delle stelle alpine da offrire a una donna, in segno del suo amore e del suo coraggio. L’inaccessibilità della stella alpina è forse uno dei falsi miti più celebri e racconti come quello appena descritto hanno diffuso e rinforzato la convinzione che il fiore cresca solo sul ghiaccio e su ripide pareti rocciose. Una credenza errata dal punto di vista botanico.
Anche se può sembrare strano, la stella alpina non è considerata un fiore raro o minacciato. In Svizzera è ben presente in tutti i cantoni alpini che ne regolano direttamente la protezione, come in Ticino dove la specie è considerata integralmente protetta.

L'edelweiss è presente sulla sinistra della moneta da cinque franchi svizzeri
Emblema del mondo alpino, negli anni l’edelweiss è stata pure utilizzata per veicolare messaggi politici in vari momenti della storia. In quanto fiore preferito di Adolf Hitler, è stato pure un controverso simbolo del nazionalsocialismo in Germania e in Austria, ma anche quello dei Pirati della stella alpina, il movimento di resistenza antinazista.
L’edelweiss è dunque una perla dal punto di vista botanico ed è un marchio forte che – seppur non più presente nel logo di Svizzera Turismo dopo un trentennio di connubio – tuttora rappresenta la Svizzera e le Alpi nel mondo. Non a caso ancora oggi la sua presenza è comune nel logo di molti alberghi di montagna e di molte aziende ed è pure frequente nel nostro portamonete, dal momento che è raffigurata sulla moneta da cinque franchi.