Cultura e spettacoli

Una mostra a Zurigo per vivere la storia e la tragedia del Titanic

Grazie a nuove tecnologie immersive, l’esibizione permette di salire a bordo del transatlantico affondato nel 1912: ma, è giusto spettacolarizzare un naufragio?

  • 2 ore fa
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Il Titanic a Zurigo sino a febbraio

Telegiornale 07.10.2025, 12:30

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Di: Telegiornale–Lidia De Bernardi/ludoC 

“Incredibile, sono ancora un po’ scossa”; “grazie alla qualità della tecnologia immersiva mi sono sentito davvero come sulla nave”: hanno reagito così ai microfoni del nostro Telegiornale alcuni visitatori della mostra “The legend of the Titanic -The immersive exhibition”. Allestita a Zurigo, dove resterà aperta fino a febbraio, permette grazie all’uso di nuove tecnologie immersive di salire a bordo del famoso transatlantico affondato nel 1912 e di vivere in prima persona la storia e la tragedia della nave, fin dalla sua costruzione.

Le scenografie si trasformano così nel cantiere di Belfast, dove la nave ha visto la luce. Ma non solo: la tecnologia immersiva permette anche di entrare in prima classe, o ancora di vivere il momento più iconico del film dedicato al naufragio – quello di Kate Winslet e Leonardo di Caprio abbracciati a prua – facendosi un selfie.

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Un'immagine della mostra allestita a Zurigo

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Juan Cruz Ercoreca è il curatore dell’esposizione. È anche un collezionista di reliquie del Titanic e ai nostri microfoni descrive così l’esperienza: “E’ un incontro tra passato e futuro. Le nuove tecnologie fanno rivivere questa storia, ma in un modo mai sperimentato prima.”

Per chi lo desidera, si possono indossare gli occhiali per la realtà virtuale per scendere nel relitto, oppure per vivere l’illusione di trovarsi a bordo della nave. Ma fino a che punto è giusto usare una tragedia per fare spettacolo? “È chiaro che si è trattato di un dramma, ma alcune parti dell’esposizione rendono omaggio proprio a questo aspetto. Una sorta di elegia per una storia e per delle persone che aiuta a ricordarle in tutto il mondo”, risponde Cruz Ercoreca.

E quindi il naufragio viene presentato quasi come intrattenimento. Il pubblico si lascia coinvolgere, e non resta indifferente. Il pubblico apprezza, ammira, fotografa. Ma un retrogusto un po’ amaro rimane. Come se la storia venisse sfruttata per intrattenere più che per informare. La catastrofe viene presentata come uno spettacolo: ma forse anche questa è la dimostrazione che questa tragedia continua ad affascinare anche a oltre un secolo di distanza.

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Il Titanic in una fotografia d'archivio

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La storia del Titanic

Il Titanic, costruito tra il 1909 e il 1912 nei cantieri Harland & Wolff di Belfast, era il più grande transatlantico del mondo, progettato per essere un simbolo di lusso e ingegneria. Commissionato dalla White Star Line, vantava tecnologie avanzate ma un numero insufficiente di scialuppe di salvataggio. Partito da Southampton il 10 aprile 1912 per il suo viaggio inaugurale verso New York, il 14 aprile urtò un iceberg nell’Atlantico settentrionale. La collisione causò l’allagamento dei compartimenti stagni, portando al naufragio nelle prime ore del 15 aprile: circa 1’500 dei 2’200 passeggeri e membri dell’equipaggio persero la vita. I resti del Titanic furono scoperti nel 1985 da Robert Ballard a circa 3’800 metri di profondità, rivelando la nave spezzata in due e numerosi reperti che hanno arricchito la comprensione della tragedia.

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1985: una fotografia del ritrovamento del Titanic

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