Dialogo

Avarizia, accidia, ira… quali sono i peccati capitali degli svizzeri?

Superbia, invidia, gola, lussuria, ira, avarizia e accidia: quali caratterizzano gli abitanti in Svizzera? Un sondaggio della SSR svela la faccia nascosta della popolazione

  • Oggi, 05:54
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Una grande maggioranza della gente è orgogliosa del Paese in cui vive

  • Keystone
Di: Cécile Denayrouse (RTS)/sf 

Sapevate che delle dieci persone che vi sono più vicine, ci sono buone probabilità che tre di loro vi nascondano un segreto? È quanto emerge da un’analisi del sondaggio nazionale della SSR “Svizzera, come stai?”, realizzato ogni anno dal 2023 dall’Istituto gfs.bern.

Un’analisi che ha analizzato i risultati attraverso la lente dei sette peccati capitali: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia.

La superbia

Sarebbe il peccato più praticato della nostra epoca, incarnato dalla promozione permanente di sé sui social network. Sembrerebbe però che gli svizzeri siano risparmiati da questa forma di vanità. All’affermazione “Sui social media sono molto aperto sulla mia vita privata”, il 63,8% dei sondati rispondeva fermamente in modo negativo. Un risultato sfumato secondo il sesso, dato che più di un uomo su dieci sotto i 64 anni non vede alcun problema nell’esporsi sui social, mentre le donne preferiscono essere più discrete.

Altro indizio che tende a dimostrare che la popolazione sia poco incline al peccato di superbia: solo il 28% delle persone intervistate dichiara di preoccuparsi di quello che la gente pensa di loro.

L’unico segno di superbia sta forse proprio nel fatto di essere svizzeri: il 77% della popolazione stima che la Svizzera sia il miglior Paese al mondo in cui vivere.

L’avarizia

Sulla questione del denaro, il Paese sembra diviso. Se quasi il 70% della popolazione assicura che le proprie azioni non mirano ad ottenere la maggiore ricchezza finanziaria possibile, otto persone su dieci stimano che il denaro sia importante o molto importante.

Un’ambivalenza che si riflette anche nell’attitudine nei confronti della beneficenza: la metà dei sondati apre volentieri il borsello per una nobile causa, mentre l’altra metà preferisce tenerlo chiuso.

Inoltre, per spilorceria o previdenza, quasi uno svizzero su dieci ammette di avere risparmi nascosti di cui anche i suoi cari ignorano l’esistenza. Una tendenza ad avere un gruzzolo segreto più marcata negli uomini tra i 16 e i 39 anni e nelle donne over 65.

La lussuria

La popolazione è divisa secondo il genere sui piaceri della carne. Gli uomini, qualunque sia la loro età, ammettono apertamente che sarebbero più felici se avessero una migliore vita sessuale.

I signori ammettono anche più facilmente un adulterio. La percentuale di infedeli ha tendenza a salire con l’età, ma anche con il tasso di occupazione professionale, visto che gli impiegati a tempo pieno tradiscono di più di quelli a tempo parziale. Da notare anche che una fede religiosa non influisce sul tradimento: il tasso di persone che confessano un’infedeltà è lo stesso tra atei e credenti.

Un’altra netta differenza legata alla lussuria riguarda la pornografia: il 42,3% degli uomini dichiara di consumarne almeno una volta alla settimana, contro il 3,29% delle donne.

L’invidia

Gli svizzeri non sembrano particolarmente invidiosi. Quasi tre persone su dieci considerano addirittura meno materialismo porterebbe a più felicità. Nello stesso ordine di idee, quasi il 70% della popolazione stima che beni materiali o una bella macchina non siano sinonimi di ricchezza.

Le risposte degli intervistati rivelano al contrario una volontà di aprirsi verso l’altro, piuttosto che guardare ciò che possiede. Un desiderio particolarmente forte tra le svizzere sotto i 39 anni, con oltre il 60% che si riterrebbe più felice se potesse contribuire maggiormente al bene comune.

La qualità della vita in Svizzera e la stabilità del Paese contribuiscono a un sentimento di soddisfazione generale: solo il 20% della popolazione si dice insoddisfatto della propria vita. E se l’erba è verde nel proprio giardino, a cosa serve guardare quello accanto?

La gola

Se il sondaggio non si è particolarmente soffermato su gastronomia e questioni culinarie, un risultato tende a dimostrare che gli svizzeri fanno globalmente prova di frugalità.

Il 64% degli intervistati ha risposto negativamente all’affermazione “Ho provato più volte a perdere peso, ma non ci riesco”, con una proporzione leggermente maggiore tra le donne.

Un altro esempio che mostra come gli svizzeri siano pronti a rimettere in discussione le proprie abitudini alimentari, anche a costo di rinunciare a ciò che amano: solo il 24% della popolazione dichiara di non riuscire a immaginare di rinunciare alla carne in nome della salvaguardia del pianeta.

Se gli svizzeri sembrano cedere poco alla gola, è anche per motivi di salute: otto persone su dieci dichiarano infatti di potersi permettere un’alimentazione sana.

L’ira

Se è misurato nell’alimentazione, lo svizzero lo è anche nelle emozioni. Solo due intervistati su dieci dichiarano di essere arrabbiati “sempre” o “spesso”. La maggior parte ritiene di cedere raramente a questa cattiva consigliera. Sembra che la foga della giovinezza faccia la differenza: sono infatti gli under 39 ad ammettere più facilmente di cedere all’ira.

L’accidia

Quasi il 45% della popolazione afferma che starebbe meglio se potesse lavorare meno.

Bisogna quindi dedurne che il lavoratore svizzero sia pigro? La tentazione c’è, ma l’analisi delle risposte non permette di arrivare a questa conclusione. Ne è la prova che il 65% dei lavoratori rifiuta di mettersi in malattia per paura di gravare sui colleghi.

01:51

RG 07.00 del 04.09.2025: i risultati del sondaggio “Svizzera, come stai?”

RSI Info 04.09.2025, 07:16

  • Keystone
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