C’è almeno un orso che si aggira nei Grigioni: nelle ultime settimane sono emerse diverse immagini, ma non è ancora chiaro se si tratti sempre dello stesso animale o se vi siano più plantigradi in circolazione.
Che siano uno o di più, le possibilità di vedere un orso con i propri occhi sono scarse e quelle di incontrarlo ancora più remote. Nell’improbabile caso di un faccia a faccia una breve filastrocca inglese dà i seguenti suggerimenti: if it’s brown, lay down, if it’s black, fight back, if it’s white, say good night [se è bruno, sdraiati, se è nero, difenditi, se è bianco, dì buonanotte].
Ma è davvero una buona idea buttarsi a terra in caso di un incontro con un orso bruno? No, spiega a RTR Sven Signer, che lavora per l’organizzazione responsabile del monitoraggio dei predatori Kora, e si occupa degli orsi a livello nazionale. La prima cosa da fare, spiega, è di farsi notare parlando ma non urlando. Normalmente l’orso tornerà sui suoi passi sparendo nella foresta.
Bisogna evitare assolutamente di scappare di corsa: nonostante la sua stazza, un orso è molto più veloce di un essere umano. La fuga potrebbe anche attivare il riflesso di caccia dell’animale. Il consiglio è quindi di allontanarsi con calma.
Queste regole valgono anche per un incontro con un’orsa con cuccioli, anche se una femmina è molto protettiva e cercherà di difendere i suoi piccoli se si sente minacciata.
Per il momento però in Svizzera non è mai stata avvistata un’orsa e i maschi che regolarmente passano nel territorio elvetico tendono ad andarsene piuttosto rapidamente, quando si rendono conto che non c’è una compagna per loro.
In generale, sottolinea Signer, è comunque molto improbabile incontrare un orso: “Sono animali molto timidi, con un udito e un olfatto molto sviluppati. Di solito percepiscono la presenza umana prima che sia possibile vederli. Ecco perché gli incontri con un orso sono rari”.

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Notiziario 13.06.2025, 20:00
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