Inchiesta

Ginevra, i trasporti gratuiti costano più del previsto

Il Cantone aveva preventivato 32 milioni di franchi per gli abbonamenti di giovani e anziani ma il conto potrebbe raddoppiare, mentre l’aumento dell’uso dei mezzi pubblici è modesto

  • Ieri, 06:00
537295540_highres.jpg

La misura è entrata in vigore a inizio ma il suo vero impatto sarà chiaro solo sul lungo termine

  • Keystone
Di: Raphaël Leroy (RTS)/sf 

I trasporti pubblici gratuiti a Ginevra per i giovani sotto i 25 anni e a prezzo ridotto per i beneficiari AVS/AI costeranno più del previsto.

Lo scorso anno, il Gran Consiglio ginevrino aveva approvato un credito di 32 milioni di franchi destinato a questa misura, entrata in vigore il primo gennaio. Tuttavia, questa somma non sarà sufficiente a coprire la domanda, secondo quanto appreso dal polo inchieste della RTS.

Aumento del conto per i mezzi pubblici gratuiti (19h30, RTS, 21.07.2025)

Secondo fonti concordanti, il costo supplementare a metà percorso è tra i 10 e i 15 milioni di franchi. All’inizio di aprile, le autorità ginevrine avevano annunciato che, nel giro di un trimestre, erano stati concessi quasi 73’000 abbonamenti, di cui oltre la metà a nuovi clienti.

Qual è la situazione oggi? Né i Trasporti pubblici ginevrini (TPG), né la loro autorità di vigilanza, il Dipartimento della sanità e della mobilità, hanno voluto rispondere alle ripetute richieste della RTS su questo punto.

“La presa a carico degli abbonamenti Unireso da parte dello Stato di Ginevra non si limita ai TPG, riguarda l’intera comunità tariffaria Unireso che comprende anche le FFS e le Mouettes ginevrine”, sottolinea il portavoce dei TPG, François Mutter. “In queste condizioni, viene svolto un lavoro di coordinamento. I dati saranno consolidati nel corso dell’estate, in collaborazione con gli altri operatori interessati, e saranno comunicati in anteprima al Consiglio di Stato in vista di una pubblicazione del bilancio per il primo semestre 2025”.

Tuttavia, la domanda di abbonamenti continua a crescere. “Un aumento significativo è atteso in agosto, al momento del rinnovo degli abbonamenti per l’inizio dell’anno scolastico”, avvertivano le autorità cantonali la scorsa primavera.

Tanto che la gratuità dei TPG potrebbe costare quasi il doppio di quanto votato dal Parlamento. Secondo le informazioni della RTS, il Consiglio di Stato ginevrino si aspetta ora una fattura totale di oltre 60 milioni di franchi per il 2025. Dovrebbero avere luogo discussioni fin dall’inizio dell’anno scolastico per trovare un modo di assorbire questo importo.

“Lo Stato non compenserà interamente”

Contattato una prima volta, il Dipartimento della sanità e delle mobilità tiene a smentire le cifre articolate “così come le conclusioni che ne vengono tratte”. Ripete che un bilancio intermedio “completo e contestualizzato” sarà comunicato alla fine dell’estate.

Sollecitato nuovamente, precisa: “Come annunciato al momento del voto della misura, l’importo di 32 milioni di franchi fissato a bilancio non include l’effetto di incentivo indotto dalla misura, che deve essere valutato nel corso dell’anno, e che lo Stato non compenserà interamente”.

Aumento moderato dell’affluenza

Questo effetto di incentivo, un aumento della domanda provocato da un aiuto pubblico, senza però modificare i comportamenti, sembra concretizzarsi nella frequentazione della rete TPG. Infatti, secondo le informazioni ottenute dalla RTS, gli abbonamenti sottoscritti si accompagnano solo a un aumento moderato dell’affluenza su bus e tram. A metà percorso, l’incremento è appena del 3%.

Ciò significa che non tutti gli abbonati utilizzano i trasporti pubblici più di prima, anche se questo era uno degli obiettivi del provvedimento, insieme al sostegno al potere d’acquisto. Ma diversi esperti del settore mettono in guardia contro giudizi affrettati. Per misurare il vero impatto della gratuità sulla frequentazione della rete, sarà necessario attendere ancora mesi, se non anni.

“Si punta al tasso di conversione”

Franco Tufo, ingegnere dei trasporti e direttore generale dell’Ufficio di ingegneria dei trasporti e della mobilità Citec, ha elogiato il coraggio di Ginevra nella sua politica di gratuità parziale dei trasporti pubblici ai microfoni di RTS.

L’analisi (19h30, RTS, 21.07.2025)

Lo specialista in mobilità sottolinea che è ancora troppo presto per valutare l’efficacia reale del provvedimento. Il lieve aumento della frequentazione osservato finora potrebbe essere legato a un semplice effetto di incentivo, ovvero che “vecchi clienti hanno semplicemente approfittato dell’abbonamento pagato dallo Stato”.

Per Franco Tufo, la chiave sta nel lungo termine: “È il tasso di conversione ciò a cui puntiamo”, spiega. In altre parole, si tratta di valutare quanti giovani, una volta terminata la gratuità al compimento dei 25 anni, continueranno a utilizzare regolarmente i trasporti pubblici. Il successo potrà quindi essere misurato solo dopo diversi anni, alla luce di cambiamenti profondi nelle abitudini di spostamento.

L’esperto ricorda anche che Ginevra ha optato per una gratuità mirata, a differenza di altri Paesi come il Lussemburgo: “Si punta davvero a categorie specifiche, i giovani in una fase di consolidamento delle abitudini e gli anziani spesso sedentari, e questo è interessante”.

Il tecnico riconosce tuttavia che la questione del finanziamento resta aperta: “Tutte le misure finanziate con denaro pubblico nel lungo periodo pongono interrogativi. Ma credo che Ginevra abbia i mezzi per sostenere questa politica”, conclude.

03:24

Notiziario

Notiziario 21.07.2025, 11:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare