Approfondimento

Quali materiali usare in cucina per preservare la salute

Legno, plastica, acciaio, ceramica, vetro, silicone... gli utensili hanno vantaggi, svantaggi e usi da evitare per ridurre i rischi

  • 2 ore fa
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Nelle padelle antiaderenti è fondamentale l'integrità del rivestimento

  • Keystone
Di: Sophie Lagrange, Aline Bachofner (RTS)/sf 

Gli utensili da cucina sono disponibili in molti materiali diversi, dal legno alla plastica, dall’acciaio al silicone. Ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi, ma tutti hanno degli usi da evitare per ridurre i rischi per la salute.

I nostri utensili da cucina ci avvelenano? (A bon entendeur, RTS, 21.10.2025)

Il duello tra legno e plastica

Per i taglieri, la scelta è spesso tra plastica e legno. Il legno rimane una scelta sicura per gli utensili da cucina, ma richiede alcune precauzioni: evitare l’uso di coltelli seghettati che possono danneggiare la superficie, asciugare bene gli utensili dopo l’uso e levigarli se diventano ruvidi. Infatti, l’unico vero rischio del legno è la proliferazione di batteri se rimane umido.

Linda Bapst, chimica cantonale vallesana, suggerisce un trucco: “Gli oli alimentari, come l’olio di lino, rafforzano la barriera contro l’acqua. Si può quindi lucidare il tagliere per renderlo idrofobo, impedendo all’acqua di penetrare nel legno e favorendone l’evaporazione”.

La plastica, invece, è sconsigliata per i taglieri. Il taglio rilascia particelle che finiscono negli alimenti. Secondo uno studio americano recente, si potrebbero ingerire fino a 50 grammi di plastica all’anno.

Ma il taglio non è l’unico rischio di contaminazione. Le sostanze contenute nella plastica possono migrare negli alimenti anche solo per contatto, e il riscaldamento ne aumenta il pericolo. La RTS ha testato otto contenitori per il pranzo sottoponendoli a una simulazione di cottura al microonde e quattro sono risultati potenzialmente non conformi.

I risultati del test sui portapranzo (A bon entendeur, RTS, 21.10.2025)

Secondo Charlotte Stalder, esperta di plastica presso Earth Action, le sostanze chimiche contenute nella plastica possono avere effetti sul corpo umano. “Oggi si trovano microplastiche e frammenti di plastica praticamente in tutto l’organismo: nel sangue, nel cervello, nella placenta, nei polmoni, ma anche negli organi riproduttivi. E si osservano correlazioni con le sostanze chimiche presenti nella plastica, che a lungo termine possono influire sulla salute umana e sugli ecosistemi”.

I portapranzo in vetro o acciaio rappresentano una valida alternativa alla plastica, senza rischi per la salute.

Attenzione ai graffi sulle padelle

Le padelle più utilizzate in Svizzera sono quelle con rivestimento tipo teflon. Queste padelle contengono PFAS per le loro proprietà antiaderenti. Le sostanze più problematiche, come PFOA e PFOS, sono state vietate perché alterano il sistema ormonale, agiscono sul sistema immunitario e aumentano il rischio di alcuni tumori. Sono state sostituite dal PTFE, che secondo le ricerche attuali non rappresenterebbe un rischio per la salute. “Al momento non abbiamo studi o dati che dimostrino un reale trasferimento nella derrata alimentare”, afferma Linda Bapst.

Tuttavia, l’integrità del rivestimento è fondamentale per evitare la contaminazione del cibo. “Quando il rivestimento inizia a deteriorarsi, quando compaiono cerchi più chiari o graffi, significa che stiamo letteralmente ingerendo teflon ogni volta che cuciniamo” avverte la chimica cantonale.

Nessun rischio di questo tipo, invece, con le padelle in acciaio inox. Questo materiale inerte sta tornando in auge. Se si controlla bene la temperatura di cottura, il cibo non si attacca. Per Tobias Gerfin, CEO di Kuhn Rikon, “il vantaggio è davvero la durata: con una padella in inox si può cucinare tranquillamente per 10 o anche 20 anni”.

Tra salute e praticità, è importante fare scelte consapevoli. È possibile ridurre i rischi variando ciò che si mangia, come lo si cucina e utilizzando il più possibile materiali inerti come legno, vetro e acciaio inox.

26:50

I PFAS, gli inquinanti eterni 

Alphaville 30.09.2025, 12:00

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  • Enrico Bianda
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