La primavera vede il risveglio della natura, ma per i piccoli caprioli può essere un periodo pericoloso, quando gli agricoltori devono falciare i prati, tra la cui erba alta si nascondono i cuccioli. Nel 2018, su iniziativa privata e con il sostegno dell’Ufficio della caccia grigionese, nel cantone sono iniziate le operazioni con i droni, che negli ultimi cinque anni hanno permesso di salvare 2’800 piccoli caprioli, come rileva RTR.
Le società di cacciatori, che partecipano al progetto su base volontaria, sorvolano i prati con i droni e mettono in sicurezza eventuali cuccioli individuati, in modo che l’agricoltore possa procedere allo sfalcio senza mettere in pericolo i piccoli.
Un grande aiuto dai cacciatori
L’Unione degli agricoltori dei Grigioni e molto grata per il sostegno dei cacciatori, sottolinea il presidente Thomas Roffler che, nonostante non ci sia una base legale per un sostegno finanziario per il lavoro che forniscono, ritiene che “un pezzo di formaggio o di carne” sia il minimo che un contadino dovrebbe dare ai volontari con i droni.
Per legge sono infatti gli agricoltori a essere responsabili della protezione degli animali e se un prato non viene controllato con i droni, sono loro stessi a doversi assicurare che non vi siano cuccioli tra l’erba alta.
Il lavoro dei cacciatori per salvare i caprioli (RTR, 29.04.2025)
Per Adriano Dosch, presidente della sezione dei cacciatori di Surses, il loro lavoro volontario è un servizio alla comunità. Anche se l’Ufficio della caccia mette a disposizione ogni anno un drone, la sezione vuole comprarne uno, per essere più efficienti grazie alla tecnologia più aggiornata. Per finanziare il mezzo è quindi stata lanciata una campagna di raccolta fondi.
L’Ufficio della caccia è soddisfatto
Il progetto di salvataggio è un successo, per l’Ufficio della caccia grigionese, che mette a disposizione i droni e si dice disposto ad aggiornare la sua flotta, ma ritiene che il vero motore sia il lavoro volontario dei cacciatori.
Ogni anno in Svizzera circa 1’500 cuccioli di capriolo sono ancora vittime delle falciatrici, e il numero reale potrebbe essere molto più alto, secondo Salvataggio Caprioletto. L’associazione, formata da piloti di droni volontari, ogni anno istruisce nuove persone all’uso dei velivoli per la ricerca dei cuccioli.
Sciacallo dorato in Svizzera
Alphaville 25.04.2025, 11:05
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