Ci sono voluti cinque anni di lavoro per redigere “Dignitas Infinita”, il documento del Dicastero per la dottrina della fede incentrato sul concetto di dignità umana e approvato dal Papa lo scorso 25 marzo e presentato oggi, lunedì.
Nel testo di 20 pagine cofirmato dal cardinale prefetto Victor Manuel Fernandez e dal segretario per la Sezione dottrinale Armando Matteo vengono affrontati molteplici temi, come la guerra, la povertà, la violenza contro i migranti e contro le donne, la schiavitù, il cyberbullismo: ossia “tutto ciò che è contro la vita stessa” e contro la dignità intesa dalla Chiesa.
Vengono così condannate anche altre pratiche. “Fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita”, si legge, “l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile”. Rientrano nelle gravi violazioni dei diritti umani, anche l’eutanasia, il suicidio assistito e la maternità surrogata dove “il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto”. Da qui la richiesta che questa pratica diventi un delitto universale.
Spazio anche a riflessioni sulla teoria gender in cui viene affermato che “ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare “ogni marchio di ingiusta discriminazione” particolarmente ogni forma di aggressione e violenza”. Nello stesso tempo vengono evidenziate però “le decise criticità presenti nella teoria del gender”, che Papa Francesco ha affermato essere “pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali”.