“Flotta fantasma” russa

“Eagle S”, la Finlandia non ha giurisdizione

Nessun condanna per i tre accusati per il presunto sabotaggio a cavi sottomarini a fine 2024 - In Francia, la “Boracay” ha potuto lasciare Saint-Nazaire

  • 2 ore fa
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Un elicottero finlandese durante l'abbordaggio della "Eagle S" il giorno di Natale del 2024

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Di: AFP/pon 

La giustizia finlandese si è dichiarata incompetente, venerdì, nel giudicare il caso di un capitano e di due ufficiali della Eagle S, una nave sospettata di appartenere alla cosiddetta “flotta fantasma” russa. I tre erano stati processati con l’accusa di aver volontariamente danneggiato cavi sottomarini per le comunicazioni, trascinando l’ancora per 90 km nel Baltico, alla fine del 2024.

La procura aveva chiesto pene di almeno due anni e mezzo di carcere. Gli imputati, due georgiani e un indiano che si proclamavano innocenti parlando di un incidente, sono stati già autorizzati a lascare il Paese. Il dibattimento si era tenuto in agosto e in settembre e ora era attesa la sentenza.

Per i giudici di Helsinki, “non è possibile applicare il diritto penale finlandese” in questo caso. La competenza è degli Stati di origine degli accusati o di quello di cui la nave batte bandiera, le Isole Cook.

Ripartita la “Boracay”

Si sgonfia anche un secondo caso, quello della “Boracay” fermata nei giorni scorsi al largo di Saint-Nazaire in Francia e abbordata dai militari transalpini. La nave, anch’essa considerata parte della “flotta fantasma” russa (ma battente bandiera del Benin) ha potuto riprendere il mare venerdì e si dirige verso il canale di Suez.

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Soldati francesi sulla "Boracay"

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La petroliera di 244 metri, nota in passato anche con il nome di “Pushpa” e sotto sanzioni europee, era risultata sospetta per la sua presenza in acque danesi in corrispondenza con l’avvistamento di droni su aeroporti e basi militari. Partita da Primorsk presso San Pietroburgo il 20 settembre, ha un carico di greggio a destinazione dell’India.

Inizialmente erano stati fermati il comandante e il suo vice, ora entrambi liberi e tornati a bordo. Come già reso noto giovedì, solo il primo - cittadino cinese - comparirà in tribunale in febbraio. Le accuse sono legate unicamente a violazioni del diritto del mare, come il rifiuto di ottemperare.

01:23

RG 12.30 del 02.10.2025 Il blitz francese sulla petroliera “russa” - Il servizio di Alessandro Grandesso

RSI Info 02.10.2025, 12:40

  • reuters
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