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“Hamas non avrà alcun ruolo in un eventuale Stato di Palestina”

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas si è appellato all’Assemblea generale dell’ONU per il riconoscimento della nazione

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Keystone

  • Mahmoud Abba durante il discorso alle Nazioni Unite
Di: ATS/Reuters/FCi 

In un accorato appello in videoconferenza, il presidente palestinese Mahmoud Abbas si è rivolto all’Assemblea generale dell’ONU, chiedendo che venga riconosciuto lo Stato di Palestina. Mentre Israele e gli Stati Uniti ritengono che la nuova ondata di riconoscimenti di uno Stato palestinese sia una ricompensa per Hamas, Mahmoud Abbas ha assicurato che il movimento palestinese responsabile degli attacchi del 7 ottobre “non avrà alcun ruolo nella governance”.

“Hamas e le altre fazioni dovranno consegnare le armi all’autorità palestinese”, ha ribadito il leader, costretto a parlare in video all’assemblea a New York dopo che il suo visto è stato rifiutato dagli Stati Uniti. Abbas ha sottolineato che Hamas “non rappresenta il popolo palestinese e la sua giusta lotta per la libertà e l’indipendenza”.

Il presidente ha anche respinto “la confusione tra la solidarietà con la causa palestinese e la questione dell’antisemitismo”. Quest’ultimo si oppone “ai nostri valori e principi”.

Mahmoud Abbas ha invitato la comunità internazionale a “sostenere i nostri sforzi per fermare il genocidio e l’occupazione (...). Ciò che Israele sta sta conducendo non è una semplice aggressione, è un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità”.

Il presidente si è anche detto pronto a collaborare con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’Arabia Saudita, la Francia e le Nazioni Unite per attuare un piano di pace per Gaza adottato in una conferenza che si è tenuta a margine dell’Assemblea dell’ONU. Per Mahmoud Abbas questo piano potrebbe aprire la strada a una pace giusta e a una più ampia cooperazione regionale.

Netanyahu parlerà all’ONU venerdì

Riguardo ai recenti riconoscimenti dello Stato di Palestina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che venerdì parlerà anche lui all’Assemblea generale, li ha descritti come una “vergognosa sottomissione al terrorismo palestinese”. E ha ribadito che “non ci sarà nessuno Stato palestinese”.

I riconoscimenti recenti

Negli scorsi giorni, altri Paesi hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. L’ultima è stata la Francia che lo ha annunciato lunedì. Era stata anticipata da Regno Unito, Australia, Canada e Portogallo domenica. Secondo fonti dell’ONU, faranno lo stesso passo Belgio, Finlandia, Lussemburgo, Malta, Nuova, Zelanda e San Marino.

Lo Stato di Palestina è un’entità sovrana proclamata unilateralmente dall’OLP nel 1988, con status di osservatore non membro all’ONU dal 2012, riconosciuta attualmente da circa 150 dei 193 Stati membri ONU.

I confini accettati da chi lo riconosce sono quelli pre-1967 (linea Verde): Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est come capitale), Striscia di Gaza e, in alcuni casi, le Alture del Golan.

Questi confini sono basati sulle risoluzioni ONU (per esempio la 242) e accettati dalla maggioranza dei Paesi riconoscitori, ma contestati da Israele e Stati Uniti, che ne negano la piena sovranità.

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Palestina sempre più riconosciuta

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