È iniziato oggi, giovedì, a Buenos Aires il processo per ostacolo alla giustizia in merito all’inchiesta sull’attentato contro la sede dell’Associazione Mutualità Israelita Argentina (AMIA) della capitale (85 morti nel 1994). Tra i le 13 persone rinviate a giudizio, anche l’ex presidente Carlos Menem, che non si è presentato in aula invocando problemi di salute.
Presente invece al banco degli imputati Juan José Galeano, giudice istruttore nell’inchiesta e accusato di aver elargito bustarelle in cambio di false testimonianze.
Secondo gli inquirenti sudamericani ed Israele, è stato il gruppo armato sciita libanese Hezbollah a far esplodere il furgone imbottito di tritolo che causò il crollo della palazzina, su ordine di Teheran. La Repubblica islamica, dal canto suo, nega qualsiasi coinvolgimento. Due anni prima un’autobomba esplosa vicino all’ambasciata israeliana fece 29 morti. Anche in questo caso l’Iran è stato additato come mandante.
AFP/ludoC