La Cina ha lanciato mercoledì un nuovo visto destinato ai talenti stranieri nel settore delle scienze e della tecnologia, sullo sfondo della rivalità globale con gli Stati Uniti.
La città di Shanghai ha confermato, in un bollettino consultato dall’AFP, l’entrata in vigore del visto di tipo K, annunciata ad agosto. Questo permesso nasce poco dopo l’annuncio da parte dell’amministrazione Trump di una tassa di 100’000 dollari per le autorizzazioni destinate a lavoratori stranieri, scienziati, ingegneri o programmatori informatici, che vengono a lavorare negli Stati Uniti.
A differenza di altri tipi di visti cinesi, il permesso K non richiede un invito preliminare da parte di un datore di lavoro o di un’entità nazionale, secondo i media statali. Anzi, offre maggiori facilitazioni ai titolari circa la durata del soggiorno, il periodo di validità o il numero di ingressi autorizzati, indicava l’agenzia ufficiale Xinhua ad agosto.
Il permesso K sarà rilasciato a giovani professionisti stranieri titolari di una laurea o di un diploma superiore con specializzazione in scienze, tecnologia, ingegneria o matematica, scrive martedì il Quotidiano del Popolo, organo del Partito comunista al potere. “Mentre alcuni Paesi si ripiegano su sé stessi e marginalizzano i talenti internazionali, la Cina coglie con entusiasmo un’opportunità importante e introduce senza indugio questa politica che avrà un impatto significativo sullo sviluppo futuro del Paese”, conclude sui social media.