Riprenderanno il mese prossimo le ricerche del Boeing 777 della Malaysian Airlines scomparso l'8 marzo 2014 sulla rotta Kuala Lumpur-Pechino. Martedì, scrive il quotidiano britannico Guardian, una nave è salpata dal porto di Durban, in Sudafrica, alla volta dell'Oceano Indiano.
A condurre le operazioni sarà la società privata americana Ocean Infinity, che lo scorso ottobre è stata ingaggiata dal Governo della Malaysia con un contratto "no find, no fee", ovvero niente pagamento se non si trova nulla. L'Australia fornirà assistenza tecnica. La nave, la norvegese Seabed Constructor presa a noleggio dalla Ocean Infinity, arriverà a Perth (Australia) il 7 febbraio per cominciare a setacciare un'area di 25'000 chilometri quadrati che secondo le autorità australiane ha "una elevata probabilità" di contenere i resti dell'aereo.
Fino ad ora, il costo dell'intervento è stato di circa 200 milioni di dollari.
ATS/sdr