Gaza, veto d’Israele sulla composizione della forza internazionale

Benjamin Netanyahu ha rivendicato un diritto di veto sui membri della forza internazionale, incaricata di vegliare sulla sicurezza a Gaza, che gli Stati Uniti stanno cercando di creare.

“Siamo uno Stato indipendente” e “la politica di sicurezza è nelle nostre mani”, ha ribadito il premier d’Israele durante una riunione del suo Esecutivo oggi, domenica. Netanyahu, in particolare, si oppone al dispiegamento di militari della Turchia nella futura forza internazionale, visto che Ankara ha accolto dirigenti di Hamas.

Da rilevare che a metà mese una squadra di soccorritori turchi era in attesa di poter entrare nella Striscia di Gaza, per contribuire alla ricerca di spoglie di ostaggi rapiti da Hamas. Non hanno però ottenuto il via libera da Israele. Lo Stato ebraico ha invece consentito a un convoglio egiziano, con attrezzature per le ricerche, di accedere al territorio palestinese.

Giovedì una fonte del ministero della difesa di Ankara aveva assicurato che erano in corso discussioni su una partecipazione dell’esercito turco alla forza di pace. Ma l’indomani Marco Rubio aveva dichiarato che la composizione della stessa sarà soggetta al veto israeliano: “Occorrerà che siano persone o Paesi con cui Israele si senta a suo agio”, aveva affermato il segretario di Stato USA.

Sempre oggi Netanyahu ha affermato di non necessitare di alcun via libera per colpire i nemici dello Stato ebraico: “Rispondiamo a nostra discrezione agli attacchi, come abbiamo visto in Libano e più recentemente a Gaza”. Proprio ieri le forze israeliane avevano sferrato un attacco con droni nella zona centrale della Striscia, per colpire un agente del Jihad islamico palestinese.

Intanto il convoglio egiziano, entrato nella Striscia nella notte fra sabato e domenica, si è diretto verso la località di Al-Zawayda, nel centro della regione.