I progressi scientifici potrebbero condurre in futuro a “guerre disumanizzate”. È l’avvertimento lanciato lunedì dal consigliere federale Ignazio Cassis in occasione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha poi chiesto che il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, tenga un briefing annuale davanti al Consiglio. Quest’organo “deve mantenere l’attenzione sulle questioni scientifiche”, ha affermato Cassis, che ha presieduto la riunione. È quanto aveva già esternato dieci giorni fa in occasione del vertice del Geneva Science and Diplomacy Anticipator (GESDA) presso il CERN di Meyrin, nel canton Ginevra.
Stando a Cassis, Guterres potrebbe pubblicare un briefing o includere la questione nei suoi rapporti tematici. Il Consiglio deve chiedersi come garantire il rispetto della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale umanitario di fronte a questi cambiamenti, anticipandoli, ha continuato. “Le neurotecnologie saranno presto in grado di migliorare la precisione dei soldati”, così come la loro resistenza. Insieme all’intelligenza artificiale (IA), sollevano interrogativi sulle garanzie di applicabilità delle Convenzioni di Ginevra, ha concluso il consigliere federale.
Dal canto suo, l’ambasciatrice svizzera all’ONU di New York, Pascale Baeriswyl, ha dichiarato ai media che “sosterremo gli sforzi per applicare le norme e i regolamenti esistenti” in termini di diritto internazionale umanitario e diritti umani. Ha poi sottolineato l’importanza di investire nella prevenzione dei conflitti a lungo termine e di attuare il nuovo Patto per il futuro approvato dall’ONU lo scorso mese. Ha poi concluso dicendo che la scienza e le nuove tecnologie possono far progredire lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la pace e la sicurezza globali.
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