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Cina e USA, il dialogo sui dazi avverrà a Ginevra

L’incontro, ai massimi livelli tra Washington e Pechino, vedrà il faccia a faccia tra il segretario di Stato Scott Bessent e il vicepremier He Lifeng

  • Ieri, 05:57
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RG 12.30 del 07.05.2025 La corrispondenza di Anna Riva

RSI Info 07.05.2025, 14:17

  • keystone
Di: ATS/Spi 

Summit di massimo grado in Svizzera tra Stati Uniti e Cina nei prossimi giorni a Ginevra. Il ministro delle Finanze statunitense e il vicepremier cinese si incontreranno a breve, hanno dichiarato nella notte tra martedì e mercoledì Washington e Pechino. Il tema è naturalmente commerciale dopo i dazi imposti da Donald Trump alla Cina, che ha reagito. La sede dei colloqui è stata indicata a Keystone-ATS dallo stesso Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

01:45

Incontro Cina-USA a Ginevra

Telegiornale 07.05.2025, 12:30

“Attendo con ansia discussioni produttive con l’obiettivo di riequilibrare il sistema economico internazionale per servire meglio gli interessi degli Stati Uniti”, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Scott Bessent in un comunicato in vista del suo viaggio.

Il vicepremier cinese He Lifeng visiterà la Confederazione dal 9 al 12 maggio su invito del governo svizzero, ha dichiarato il Ministero degli Esteri cinese in un comunicato.

Il membro dell’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese avrà colloqui con Scott Bessent “in qualità di referente per le questioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti”, ha aggiunto il ministero.

All’inizio di aprile, Donald Trump ha imposto dazi doganali del 34% sui prodotti importati negli Stati Uniti dalla Cina, in aggiunta al 20% esistente.

Questa prima bordata ha dato origine a una serie di scosse di assestamento, che hanno portato le tariffe applicate alla Cina al 145% dagli Stati Uniti su molti prodotti e al 125% sui prodotti americani che entrano nella Repubblica Popolare.

Questi livelli sono considerati insostenibili dalla maggior parte degli economisti, al punto da aumentare il rischio di recessione negli Stati Uniti e in Cina, e probabilmente anche altrove, accompagnato da un’impennata dei prezzi.

Martedì scorso, Scott Bessent ha dichiarato a una commissione parlamentare che gli Stati Uniti e la Cina non hanno ancora iniziato i negoziati commerciali, contraddicendo le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, che in diverse occasioni ha fatto riferimento ai contatti tra i due Paesi.

Un incontro anche fra svizzeri e statunitensi

Venerdì dovrebbe tenersi un incontro anche fra una delegazione svizzera (con Karin Keller-Sutter e Guy Parmelin) e quella statunitense. “È stato il ministro delle finanze americano Scott Bessent a chiedermi un incontro. Proseguiremo quindi nelle discussioni avviate a Washington”, ha detto la consigliera federale.

L’obiettivo di Berna rimane sempre quello: ridurre al minimo e nell’ideale eliminare i dazi del 31% annunciati e poi sospesi da Donald Trump. Il prossimo passo, prima o forse al posto di negoziati veri e propri, è l’elaborazione con Washington di una dichiarazione d’intenti. Venerdì verranno quindi discussi i parametri di tale documento. La Svizzera può così sperare che la matassa inizi a sbrogliarsi. Forte del fatto che viene considerata da Washington, insieme ad altri 14 Stati, un Paese con cui giungere a una soluzione è prioritario. 

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