Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non si ferma e ribadisce domenica, davanti alla stampa, le sue intenzioni di proseguire con il suo piano militare per Gaza, piano che ha scatenato un’ondata di critiche sia in Israele sia a livello internazionale.
Le reazioni contrarie di molti Paesi, a partire da Francia e Gran Bretagna, non si sono fatte attendere. Così come anche quelle della Spagna e di altre sette nazioni europee (Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo e Slovenia) che hanno condannato domenica il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza City, avvertendo che peggiorerebbe la crisi umanitaria e metterebbe “ulteriormente in pericolo la vita degli ostaggi israeliani”. Il tutto mentre l’ONU denuncia: le morti per fame sono in aumento e la situazione è ormai insostenibile.
Netanyahu, aprendo domenica la conferenza stampa per i media stranieri, ha affermato che “l’obiettivo non è occupare Gaza, è liberare Gaza, liberarla da Hamas”. Si tratta del “modo migliore per porre fine alla guerra”, ha detto. Guerra che imperversa da ben 22 mesi nel territorio palestinese.
“Oggi abbiamo portato a termine gran parte del lavoro. Abbiamo circa il 70-75% di Gaza sotto il controllo militare israeliano”, ha dichiarato il primo ministro di Israele da Gerusalemme. “Ma ci restano ancora due bastioni: Gaza City e i campi” nel centro della Striscia di Gaza. “Non abbiamo altra scelta che finire il lavoro”.

Decine di migliaia in piazza a Tel Aviv
Telegiornale 10.08.2025, 12:30
Francia e Gran Bretagna all’ONU, Israele revochi subito decisione su Gaza
Intanto Francia e Gran Bretagna all’ONU chiedono a Israele di “revocare subito” la decisione su Gaza. “Questa non è una strada verso la soluzione ma una strada verso un maggiore versamento di sangue, e non farà nulla per porre fine al conflitto”, ha detto il vice ambasciatore britannico all’ONU, James Kariuki, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il piano di Israele “metterà ancora più a rischio la vita degli ostaggi ed esacerberà una catastrofe umanitaria”, ha aggiunto, inviando un chiaro messaggio ad Israele: “Cancellare immediatamente e completamente le restrizioni sulla consegna degli aiuti”. “Una soluzione diplomatica è possibile ma entrambe le parti devono allontanarsi dalla strada della distruzione”, ha sottolineato. Mentre il collega francese Jay Dharmadhikari ha detto che “vista la gravità del recente annuncio di Israele dobbiamo dare l’allarme. Parigi si oppone a qualsiasi piano di controllo od occupazione”. “Il piano di Israele rappresenta anche una minaccia per la sicurezza regionale - ha aggiunto - è essenziale che Israele rispetti i suoi obblighi secondo la legge internazionale”.

Manifestazioni per Gaza
Telegiornale 10.08.2025, 12:30
In base al piano approvato venerdì dal gabinetto di sicurezza israeliano, l’esercito si sta “preparando a prendere il controllo di Gaza City”, che è stata in gran parte distrutta, “mentre distribuisce aiuti umanitari” al di fuori delle zone di combattimento. Il nuovo piano “non mira a occupare Gaza, ma a smilitarizzare Gaza”, ha detto Netanyahu . “Verrà istituita una zona di sicurezza al confine di Gaza con Israele per prevenire future incursioni terroristiche. A Gaza verrà istituita un’amministrazione civile che cercherà di vivere in pace con Israele. Questo è il nostro piano per il giorno dopo Hamas”, ha sottolineato il premier israeliano.
Netanyahu ha poi illustrato in dettaglio, in 5 punti, il piano di Israele (piano che era stato anticipato nei giorni scorsi). “In primo luogo, disarmare Hamas. Secondo, liberare tutti gli ostaggi. Terzo, Gaza viene smilitarizzata. Quarto, Israele esercita un controllo di sicurezza superiore. E quinto, un’amministrazione civile pacifica non israeliana. (...) Questo è ciò che vogliamo vedere a Gaza”. “Lo faremo consentendo innanzitutto alla popolazione civile di lasciare le zone di combattimento in totale sicurezza per recarsi in aree sicure designate”, dove “saranno forniti cibo, acqua e cure mediche in abbondanza”, ha spiegato il primo ministro.
“Negli ultimi mesi, Hamas ha violentemente saccheggiato i camion destinati alla popolazione civile palestinese. Hanno deliberatamente creato carenze”, ha affermato.
Il premier ha anche accusato l’ONU di “non voler consegnare gli aiuti” fermi ai confini della Striscia. “Quindi il nostro problema è che abbiamo tonnellate di cibo raccolte ma non distribuite, che marciscono sul lato di Gaza del confine, perché le Nazioni Unite erano e sono tuttora riluttanti a consegnarle tutte”, ha affermato. “Designeremo corridoi protetti” per la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza e “aumenteremo il numero di siti di distribuzione degli aiuti della GHF” (una fondazione privata sostenuta da Stati Uniti e Israele), ha aggiunto Netanyahu, che ha anche promesso più “lanci aerei” di aiuti.
Il Primo Ministro ha denunciato una campagna globale di menzogne contro Israele. “Le uniche persone che oggi muoiono deliberatamente di fame a Gaza sono i nostri ostaggi, affamati dai mostri di Hamas”. Israele “vincerà la guerra” a Gaza “con o senza il sostegno di altri Paesi”, ha aggiunto.
ONU, piano di Israele a Gaza ennesima pericolosa escalation
Intanto Miroslav Jenča, Segretario generale aggiunto dell’ONU per l’Europa, l’Asia centrale e le Americhe, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, ha dichiarato che “l’ultima decisione del governo israeliano rischia di innescare un altro orribile capitolo di questo conflitto. Questa è l’ennesima pericolosa escalation”, ha detto Jenča. “Le Nazioni Unite sono state inequivocabili: l’unico modo per porre fine all’immensa sofferenza umana a Gaza è un cessate il fuoco completo, immediato e permanente - ha aggiunto -. Non esiste una soluzione militare al conflitto armato a Gaza o al più ampio conflitto israelo-palestinese”.

Gaza: Netanyahu difende il suo piano di guerra
Telegiornale 10.08.2025, 20:00

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