Dopo sei mesi di caos politico, conseguenza del tentativo dell’ex presidente ora deposto Yoon Suk-yeol di imporre la legge marziale, i sudcoreani si recano martedì alle urne per eleggere un nuovo capo di Stato. I seggi chiudono alle 20 locali, le 13 in Svizzera, e gli exit poll che verranno diffusi subito dopo daranno già probabilmente il nome del vincitore.
Il grande favorito è il capo dell’opposizione di centro-sinistra Lee Jae-myung, ex operaio di 61 anni, battuto di misura da Yoon in occasione delle precedenti elezioni, nel 2022. I sondaggi gli attribuiscono il 49% delle preferenze, con ampio margine su Kim Moon-soo del partito fin qui al potere, fermo al 35%. Si vota con un sistema a un solo turno e l’eletto entrerà in carica non appena proclamati i risultati. Due terzi dei 44,3 milioni di elettori hanno approfittato della possibilità di voto anticipato.
Il futuro presidente avrà un compito difficile: il Paese ha una forte economia ma un futuro incerto, non solo per l’imprevedibilità della vicina Corea del Nord e per il posizionamento all’interno della rivalità fra Cina e Stati Uniti, ma soprattutto sul fronte sociale. Il costo della vita cresce, mentre il tasso di natalità fra i più bassi a livello mondiale, ben al di sotto di un figlio per donna, accelera l’invecchiamento della popolazione.

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Notiziario 03.06.2025, 08:00
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