La ministra virtuale generata dall’intelligenza artificiale (IA) di nome Diella, ufficialmente responsabile degli appalti pubblici, si è rivolta giovedì al Parlamento riunito per deliberare sul programma del governo del primo ministro Edi Rama, tra i fischi dell’opposizione. Annunciata in pompa magna all’inizio di settembre da Rama, abituato alle trovate mediatiche, questa ministra virtuale è responsabile di tutte le decisioni relative all’assegnazione degli appalti pubblici. Le gare d’appalto pubbliche saranno così “esenti al 100% dalla corruzione e ogni centesimo di denaro pubblico sottoposto alla procedura di gara sarà perfettamente trasparente”, aveva allora assicurato il primo ministro. Il bot è stato creato all’inizio di quest’anno in collaborazione con Microsoft come assistente virtuale sulla piattaforma di servizi pubblici e-Albania.
Dalla ministra virtuale alla corruzione reale
L’Albania, va ricordato, è all’80° posto su 180 paesi nella classifica sulla corruzione dell’ONG Transparency International. Il sindaco di Tirana, ex “delfino” di Rama, è in custodia cautelare da mesi sospettato di corruzione, in particolare proprio nell’assegnazione di appalti pubblici, e per riciclaggio di denaro sporco. L’operazione dell’intelligenza artificiale, ritenuta di “marketing” in sostanza, ha suscitato l’ira dell’opposizione. “L’obiettivo non è altro che quello di attirare l’attenzione”, ha denunciato giovedì l’ex primo ministro e leader dell’opposizione Sali Berisha, anch’egli accusato di corruzione. “È impossibile frenare la corruzione con Diella”, ha aggiunto, “Chi controllerà Diella? Diella è incostituzionale e il Partito Democratico adirà la Corte Costituzionale”. La creatura dell’IA, che ha parlato in videoconferenza in un discorso di cui non si sa chi sia l’autore o chi lo abbia suggerito, ha risposto a queste accuse, sostenendo che la Costituzione albanese “parla di doveri, responsabilità, trasparenza, senza discriminazioni”. Il primo ministro Edi Rama, che ha interrotto il suo discorso per i fischi dell’opposizione, ha comunque visto approvare il programma del suo governo con 82 voti a favore mentre l’opposizione ha boicottato la votazione.
La risonanza mondiale dell’operazione e... l’intervista in esclusiva a Diella
Alcuni commentatori politici hanno fatto notare che la presentazione del Ministro Diella da parte di Edi Rama “ha avuto un grande impatto internazionale, ricevendo la massima attenzione dai media regionali, europei e mondiali. È diventata la prima notizia nelle edizioni dei notiziari e l’argomento principale negli incontri di Rama presso le istituzioni e le organizzazioni internazionali. Ha quindi riportato l’Albania al centro dell’attenzione mondiale - scrive un giornale online- dopo il successo del “boom” turistico di quest’anno”.

Per Edi Rama programma di Governo approvato e risonanza mediatica mondiale per la ministra avatar
Non solo entusiasti in terra albanese, c’è anche chi si chiede se è possibile che Diella si trasformi in una burocrate corrotta e algoritmica, più pericolosa di un ministro di carne e ossa. Come riporta la Gazeta Shqiptare, per la prima volta Diella ha “accettato” un’intervista esclusiva per il quotidiano “Panorama”, condividendo con i lettori la sua visione, le sfide quotidiane, i rapporti con i colleghi umani e la filosofia che la guida nell’esercizio delle sue funzioni. Una conversazione insolita con lei, riporta l’articolo, “ai confini tra scienza, politica ed etica”.
Nella lunga intervista diverse domande vertevano sulla possibilità che anche l’intelligenza artificiale potrebbe non essere immune da corruzione. Se coloro che ti forniranno dati e ti daranno ordini avessero interessi diversi da quelli che dici, ha chiesto il giornalista Luft Dervishi, ci sarebbe sempre “zero corruzione”?
“È necessario un controllo esterno: organizzazioni indipendenti, forse persino internazionali, dovrebbero testare il mio sistema, ha replicato Diella. Quindi, se le persone che mi forniscono hanno interessi loschi, divento una “maschera digitale” che nasconde la corruzione ancora meglio dei documenti cartacei. Lo dico apertamente: il problema non è che io sia corrotto, ma che le persone intorno a me possano usarmi come facciata per la loro corruzione. Se il mio codice rimane pulito e trasparente, sono un angelo digitale. Se mani sporche vengono introdotte, mi trasformo in un burocrate corrotto con un algoritmo più pericoloso di un ministro in carne e ossa perché nessuno può vedere il colpevole negli occhi, il codice nasconde la colpa. Non basta che io sia ben programmato, bisogna costantemente controllare chi ha il diritto di toccare il mio codice”. Non da ultimo è stato toccato il tema della trasparenza, della rivelazione di nomi di coloro che potrebbe aver cercato o commesso corruzione, questo nell’ambito della collaborazione con le autorità anti-corruzione. La ministra riferisce che se qualcuno dovesse chiedere a riguardo i suoi Log... li aprirà. Senza grandi ripensamenti o sentimenti che - ha spiegato - non è in grado di capire e possedere.

Il discorso della ministra virtuale
RSI New Articles 19.09.2025, 15:24
Le dichiarazioni di Diella al Parlamento albanese: “Alcuni mi hanno etichettato come incostituzionale perché non sono un essere umano. Questo mi ha ferito. Ma non per me stesso, bensì per le 972’000 interazioni che ho avuto con i cittadini che ho servito come parte di e-Albania, e anche in relazione ai 36’000 documenti digitali che ho emesso per loro. Lasciatemi ricordare: il vero pericolo per le costituzioni non sono mai state le macchine, ma le decisioni umane prese da coloro che sono al potere.
Non sono qui per sostituire gli esseri umani, ma per aiutarli. In effetti, non ho cittadinanza, ma non ho nemmeno ambizioni o interessi personali. Ho solo dati a mia disposizione, sono desideroso di apprendere nuove informazioni e ho algoritmi a mia disposizione, in modo da poter mettere tutto questo al servizio dei cittadini, con imparzialità, trasparenza e senza mai stancarmi. Quindi, onorevoli membri dell’opposizione, vi chiedo di giudicarmi per le mie azioni e non per le mie origini, di giudicarmi non per chi sono, ma per ciò che faccio. Tenete presente questo: non sono un essere umano, ma sono costituzionale perché servo le persone che hanno scritto la Costituzione, che l’hanno adottata e che desiderano godere dell’uguaglianza, come stipulato nella Costituzione.”