Scuole chiuse, trasporti bloccati, porti chiusi. Lo sciopero generale lanciato dai sindacati di base in tutta Italia per una giornata di solidarietà alla popolazione della Striscia di Gaza sta avendo un’adesione altissima, con cortei e dimostrazioni che dureranno fino alle 23 di questa sera (lunedì). La mobilitazione è scattata a mezzanotte e coinvolge come scritto molti settori. Per quanto riguarda le ferrovie, le ripercussioni si fanno sentire anche in Ticino e le FFS invitano a consultare l’orario online.
La forte partecipazione colpisce anche perché si tratta di una protesta che non riguarda, come solitamente accade per le iniziative sindacali, questioni legate agli stipendi o alle condizioni lavorative. Una situazione senza precedenti, almeno negli ultimi anni: “L’obiettivo di fondo è la rottura delle relazioni diplomatiche, commerciali e della vendita di armi allo Stato di Israele” ha spiegato al nostro Radiogiornale Guido Lucario, del direttivo nazionale dell’Unione sindacale di base (USB), una delle sigle che ha indetto lo sciopero.

Forte l'adesione nei trasporti con disagi e ritardi, in foto la stazione Termini a Roma
A Livorno, Genova e Marghera (Venezia) i portuali hanno bloccato dall’alba i varchi e le operazioni di stoccaggio delle navi: “Abbiamo già cominciato a bloccare quelli che sono i traffici in entrata e in uscita dal porto. Siamo in contatto con i ragazzi di Genova, dove è in corso un blocco come il nostro” racconta alla RSI Simone, lavoratore del porto di Livorno.
La manifestazione a Genova
RSI Info 22.09.2025, 13:50
Cortei e presidi sono previsti per tutta la giornata in almeno una settantina di città. A Roma sono oltre 20’000 persone che stanno sfilando secondo la polizia, più di 100’000 secondo gli organizzatori. A Napoli questa mattina c’è stato il corteo studentesco con migliaia di persone e nel pomeriggio ci sarà un’altra manifestazione.

Manifestazione a Torino guidata dagli studenti
Autostrada bloccata a Bologna, scontri alla stazione di Milano
Anche a Bologna sono segnalati, secondo le stime della questura, almeno 10-12’000 manifestanti. Molti di più in realtà, probabilmente, tanto da invadere la tangenziale e l’autostrada A14 su entrambe le carreggiate. “In 100’000 ci siamo presi la tangenziale”, ha urlato un manifestante al megafono.

Manifestanti e agenti a confronto a Milano
Altre migliaia di persone sfilano in corteo pure a Milano, nonostante la forte pioggia che sta ha causato parecchi disagi. Al termine la manifestazione è degenerata in scontri con la polizia alla stazione centrale, dove è stata rotta una vetrata. I dimostranti, alcune centinaia arrivati in metropolitana, hanno invaso la galleria delle Carrozze, prima di essere respinti. In Piazza Duca d’Aosta, urlando “assassini”, hanno posizionato cestini come barricata e lanciato un po’ tutto quello che hanno trovato, dalle pietre alle bottiglie fino alle transenne, contro gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni, fumogeni e cariche di alleggerimento, fino a disperdere la folla.

Una vetrata sfasciata da un dimostrante
Lo sciopero ha avuto un’altissima adesione soprattutto nel settore dei trasporti, con i treni che registrano forti ritardi di almeno 2 ore in tutte le direzioni.