In Romania domenica le urne sono aperte, il Paese ci riprova e il presidente dimissionario Klaus Iohannis spera che questa volta le cose vadano bene. A novembre, infatti, il primo turno delle presidenziali era stato annullato dalla Corte costituzionale per irregolarità finanziarie nella campagna elettorale del vincitore, l’estremista di destra Calin Georgescu, e per le ingerenze russe a suo favore attraverso TikTok. A febbraio, poi, il liberale Klaus Iohannis si era dimesso dopo due mandati quinquennali consecutivi.
“Questa volta le elezioni devono svolgersi bene, in modo trasparente e senza influenze dall’esterno della Romania. Spero che sia un bel giorno per la Romania”, ha auspicato il presidente dimissionario dal seggio dove ha votato.
Dal voto odierno è stato estromesso Calin Georgescu. Rimane comunque favorito - con una previsione del 30% dei consensi - un altro esponente del partito nazionalista e filorusso: George Simion. Ma non dovrebbe ottenere la vittoria già al primo turno. A sfidarlo al ballottaggio potrebbero esserci il liberale Crin Antonescu o il sindaco di Bucarest Nicusor Dan, pro Unione europea.