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Francia alle prese con l’ultraviolenza minorile

Morto quindicenne pestato dal branco nella periferia di Parigi - Una ragazza aggredita da coetanei perché non indossava il velo a Montpellier - La Francia si scopre violenta già nelle scuole

  • 5 aprile, 23:48
  • 5 aprile, 23:51

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Notiziario 05.04.2024, 22:00

  • Reuters
Di: Agenzie/Info RSI

Un quindicenne è morto dopo essere stato aggredito probabilmente da quattro o cinque coetanei dopo una lezione di musica all’uscita della scuola a Viry-Châtillon, nella periferia di Parigi. Il ragazzo - di cui è noto il nome, Shamseddine - è sopravvissuto per qualche ora, salvo poi cedere alla gravità delle percosse. Un diciassettenne è stato fermato.

Il fatto ha gettato la Francia nella costernazione, perché avviene tre giorni dopo che a Montpellier una ragazza di 13 anni, Samara, è stata aggredita da tre adolescenti, tra i 14 e i 15 anni, apparentemente perché si truccava e non portava il velo, ma sembra che dietro la motivazione “religiosa” ci fosse l’astio di un’altra ragazza, osservante, che l’ha bullizzata sui social pubblicando delle sue foto. Ricoverata e messa in coma artificiale, la ragazza è fuori pericolo ma è traumatizzata. I tre aggressori sono in arresto con l’accusa di tentato omicidio.

“La scuola deve rimanere un santuario per i nostri figli e per gli insegnanti” ha detto il presidente Emmanuel Macron che proprio oggi era in visita ad una scuola di Parigi mentre si consumava il dramma di Shamseddine. “Saremo inflessibili. Non ci sono due dottrine nella nostra Repubblica, l’autorità passa attraverso il maestro e le famiglie devono accettarlo”.

La questione delle esplosioni di violenza incontrollata tra adolescenti - dentro e intorno alle scuole, ma non solo - sta diventando tema di dibattito politico, a due mesi dalle elezioni europee. I pretesti della violenza sono diversi: regolamenti di conti tra gang rivali, ragazzini che vendicano un amico tradito dalla ragazza o la punizione delle miscredenti. Una violenza senza freni che spaventa e interroga.

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