Guerra a Gaza

GHF, verso lo scioglimento della filiale in Svizzera?

La controversa Gaza Humanitarian Foundation, che gestisce la distribuzione degli aiuti nella Striscia, potrebbe chiudere la sede di Ginevra - Al momento non rispetta gli obblighi legali elvetici - Alla RSI parla il direttore

  • 3 giugno, 17:35
  • 3 giugno, 20:12
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Decine di civili sono morti in questi giorni durante la distribuzione degli aiuti umanitari

  • Archivio Keystone
Di: Emiliano Bos – cellula inchieste RSI 

La filiale svizzera della controversa “Gaza Humanitarian Foundation” (GHF) a Ginevra potrebbe essere sciolta. Lo ha appreso la RSI, anche se una decisione formale non è ancora stata presa sul futuro della succursale ginevrina della Fondazione con base in Delaware, al centro delle polemiche per la gestione della distribuzione di aiuti alimentari nella Striscia di Gaza in cui negli ultimi giorni decine di civili palestinesi sono stati uccisi. 

Al momento la GHF - dallo scorso 17 febbraio iscritta al registro del commercio del Canton Ginevra – non rispetta i requisiti legali previsti dalle normative svizzere: l’unico rappresentante elvetico, l’avvocato David Kohler, si è infatti dimesso a inizio maggio come da lui stesso confermato. 

Per questo motivo, l’Autorità federale di sorveglianza sulle Fondazioni è in diretto contatto con la GHF, come ha dichiarato alla RSI una portavoce del Dipartimento federale dell’Interno.

Il direttore della “Gaza Humanitarian Foundation” John Acree, contattato telefonicamente ha risposto alla RSI di “non avere dichiarazioni né informazioni da rilasciare al momento”. Ha affermato inoltre di non essere al corrente delle dimissioni da diverse settimane del rappresentante svizzero né del fatto che la GHF – di conseguenza - non rispetti gli standard elvetici in tema di fondazioni: “Dovrei verificarlo con il nostro team legale”.

No comment del direttore della GHF sulla situazione dei civili palestinesi; secondo fonti sanitarie di Hamas, il bilancio è di 102 morti e 490 feriti in 8 giorni di distribuzione degli aiuti: “Non rilasciamo interviste in questo momento”.

Da noi contattato, l’ufficio stampa della stessa Fondazione GHF non ha fornito finora risposto.

Come previsto dalle norme in materia, l’Autorità federale di sorveglianza sulle Fondazioni siede nel direttivo della GHF. In caso di inadempimento agli obblighi legali da parte della Fondazione, le autorità svizzere potrebbero adottare diverse misure, tra cui l’annullamento di decisioni adottate dalla GHF o la radiazione della stessa Fondazione.

Da più parti sono state denunciate le violazioni commesse contro i civili nella Striscia di Gaza durante la distribuzione degli aiuti umanitari gestiti dalla GHF.

Il Dipartimento Federale degli Affari Esteri ha comunicato alla RSI che sta verificando se la succursale svizzera della Fondazione sia soggetta agli obblighi previsti dalla Legge sui servizi di sicurezza privati forniti all’estero. Questa normativa disciplina le persone fisiche e giuridiche che forniscono servizi di sicurezza privati dalla Svizzera, come protezione delle persone, sorveglianza di beni e supporto operativo e logistico a forze armate e di sicurezza. In tal caso, è previsto l’obbligo di una dichiarazione preventiva, ma il Ministero degli Esteri elvetico non commenta il contenuto delle indagini in corso sulla GHF.

Nessuna indagine penale è stata invece finora aperta in relazione alle attività della Gaza Humanitarian Foundation, come ha confermato alla RSI il Ministero Pubblico della Confederazione.

*L’articolo è stato aggiornato con la presa di posizione del Dipartimento Federale Affari Esteri

01:46

Gaza, nuovo attacco alla distribuzione di aiuti

Telegiornale 03.06.2025, 12:30

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