Israele ha annunciato domenica sera di aver ricevuto i resti di tre ostaggi che gli sono stati consegnati dalla Croce Rossa, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che prevede scambi di resti. I resti saranno esaminati da esperti forensi dell’Istituto nazionale di medicina legale. Hamas aveva precedentemente affermato che i resti erano stati trovati domenica in un tunnel nel sud di Gaza.
Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco il 10 ottobre, Hamas ha liberato 20 ostaggi sopravvissuti e ha iniziato a restituire i resti di quelli che sono stati uccisi. Su 28 corpi interessati, 17 sono stati restituiti prima di domenica sera, di cui 15 israeliani, un thailandese e un nepalese. Israele in alcuni casi ha affermato che i resti non appartenevano ad alcun ostaggio. Israele ha accusato Hamas di rallentare il processo di restituzione dei corpi, mentre l’organizzazione islamista afferma che la lentezza si spiega con il fatto che molti resti sono sepolti sotto le macerie di Gaza, macerie create dai bombardamenti dello Stato ebraico. Hamas ha ripetutamente chiesto ai mediatori e alla Croce Rossa di fornirgli il materiale e il personale necessari per ritrovare i corpi e il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha dichiarato che la consegna dei resti di tre ostaggi domenica dimostra che la sua organizzazione “sta facendo tutto il possibile per restituire i corpi il più rapidamente possibile”.
Israele a sua volta ha restituito i resti di 15 palestinesi in cambio dei resti di un ostaggio israeliano. Gli operatori sanitari a Gaza hanno faticato a identificare i corpi senza accesso ai kit per il DNA. Solo 75 dei 225 corpi palestinesi restituiti dall’inizio del cessate il fuoco sono stati identificati, secondo il Ministero della Salute di Gaza, che ha pubblicato foto dei resti, nella speranza che le famiglie li riconoscano.
Non è chiaro se i palestinesi restituiti siano stati uccisi in Israele durante l’attacco guidato da Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre 2023 che ha scatenato la guerra, siano morti mentre si trovavano sotto custodia israeliana come detenuti o siano stati recuperati a Gaza dalle truppe durante la guerra.
La guerra più mortale e distruttiva mai combattuta tra Israele e Hamas è iniziata con l’attacco guidato da Hamas nel 2023 che ha ucciso circa 1’200 persone e ne ha prese in ostaggio altre 251.
L’offensiva militare israeliana ha ucciso più di 68’600 palestinesi a Gaza, secondo il Ministero della Salute di Gaza, che non distingue tra civili e combattenti. Il ministero, parte del governo gestito da Hamas e composto da professionisti medici, mantiene registri dettagliati considerati generalmente affidabili da esperti indipendenti.
Israele, che ha negato le accuse di una commissione d’inchiesta dell’ONU e di altri di commettere un genocidio a Gaza, ha contestato le cifre del ministero senza fornire un bilancio.

Gaza: tregua nuovamente in vigore
Telegiornale 29.10.2025, 20:00










