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Il Governo francese ancora a rischio

Il primo ministro, François Bayrou, ha annunciato che l’8 settembre chiederà un voto di fiducia

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22:47

Radiogiornale

Radiogiornale 26.08.2025, 12:30

  • EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
Di: Radiogiornale/ATS/ANSA/Rsi Info 

“Sull’orlo del precipizio”: così titola Le Figaro, descrivendo una Francia che rischia di tornare alle urne a meno di un anno dallo scioglimento delle Camere voluto da Emmanuel Macron.

Il primo ministro François Bayrou ha lanciato l’allarme: il Paese è costretto a usare le risorse non per investire, ma per coprire un debito che definisce “un pericolo imminente”. Prima ancora del suo discorso di politica generale previsto per l’8 settembre, Bayrou chiederà un voto di fiducia al Parlamento riunito in seduta straordinaria.

Opposizioni compatte, Le Pen si sfila

La sinistra radicale de La France Insoumise, insieme a comunisti e Verdi, ha già annunciato voto contrario. Ma la vera sorpresa arriva dall’estrema destra: Marine Le Pen ha deciso di non sostenere più Bayrou, rompendo un equilibrio che il premier sperava di mantenere almeno con l’astensione.

Il Partito socialista ago della bilancia

A questo punto, l’unico appiglio per evitare la caduta del governo sembra essere il Partito socialista, che si ritrova in una posizione decisiva. Intanto, sui social cresce la mobilitazione per una giornata di protesta nazionale il 10 settembre, con l’obiettivo di bloccare il Paese.

Il piano: 44 miliardi di tagli per uscire dal debito

Bayrou anticipa il rischio di una sfiducia e rilancia: “Scommetto sui francesi”, scrive Le Figaro. Il premier propone un piano di riduzione del debito da 44 miliardi di euro (circa 41 miliardi di franchi), da attuare in quattro anni. Solo se il Parlamento darà fiducia, si aprirà il dibattito su ogni singola misura del piano.

In caso contrario, Bayrou ha già chiarito: senza accordo, sarà impossibile agire.

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