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Il bando cinese fa “puzzare” il pesce giapponese

Gli effetti del rilascio in mare delle acque trattate a Fukushima si fanno sentire sui prezzi, ora dimezzati, della produzione ittica proveniente dall’Hokkaido

  • 16 settembre 2023, 08:12
  • 16 settembre 2023, 08:41
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Le operazioni di rilascio delle acque contaminate dalla centrale nucleare di Fukushima

  • Keystone
Di: ATS/Spi 

I prezzi al dettaglio dei prodotti ittici di alta qualità provenienti dall’Hokkaido, la prefettura più a nord del Giappone, attualmente sono inferiori del 40-50% rispetto all’anno scorso. Lo affermano le autorità locali, a seguito del bando imposto dalla Cina dopo la decisione del governo di Tokyo di rilasciare in mare l’acqua trattata dalla centrale di Fukushima lo scorso 24 agosto.

Il crollo dei prezzi che riguarda in primo luogo pesci considerati di alta fascia, come la platessa e i ricci di mare, ma comprende anche altri prodotti alimentari inclusi nella lista dei divieti.

E al danno si aggiunge anche la beffa: gli organizzatori di un noto festival alimentare che celebra l’Hokkaido a Singapore (che però non ha emesso divieti) hanno richiesto che i prodotti ittici giapponesi fossero esclusi dall’evento, racconta il giornale Asahi Shimbun. Si sospetta che la decisione, visto che Singapore non emesso divieti, sia stata presa per rassicurare la popolazione, a preponderanza di etnia cinese.

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Fukushima, alta tensione tra Cina e Giappone

Telegiornale 28.08.2023, 20:00

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