L’ombra del caso Epstein incombe ora sulla Svizzera. È una mail anonima indirizzata a Jeffrey Epstein e datata ottobre 2016 a mettere in luce le sue attività in Svizzera.
“Ciao Jeffrey!(...) Ho un’assistente per te che viene da Zurigo. Ti avevo già mandato le sue foto :) (...) Ne ho alcune nuove qui a Zurigo, ma non ancora a New York né a Parigi”.
Il termine “assistente” era spesso usato da Epstein per riferirsi a giovani donne. Questo messaggio, rivelato dalla NZZ am Sonntag, suggerisce che l’uomo d’affari newyorkese avrebbe esteso le sue attività anche al territorio svizzero. Il miliardario americano era stato arrestato e incriminato nel 2019 per sfruttamento sessuale di minori e associazione a delinquere.
Questa e-mail fa parte di oltre 20’000 documenti resi pubblici all’inizio di novembre dalle autorità americane. Il quotidiano zurighese mette anche in luce un’e-mail inviata da un giornalista del Guardian a Jeffrey Epstein nel gennaio 2015 riguardo a una grande banca ginevrina, dove l’uomo d’affari avrebbe detenuto dei conti. Altri documenti potrebbero essere resi pubblici.
La scorsa settimana, dopo mesi di stallo, Donald Trump ha infine firmato una legge che ordina la pubblicazione di tutti i fascicoli relativi al caso Epstein. Le autorità statunitensi hanno ora meno di 30 giorni di tempo per rendere pubblico.

Caso Epstein, secondo alcune e-mail Donald Trump sapeva
Telegiornale 12.11.2025, 20:00



