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In Brasile un “tentato golpe per istituire una dittatura”

Lo ha dichiarato il giudice della Corte suprema del Brasile Alexandre de Moraes leggendo la sua relazione finale al processo contro l’ex presidente Jair Bolsonaro

  • Ieri, 16:41
  • Ieri, 16:43
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Il giudice della Corte suprema del Brasile Alexandre de Moraes

  • AP Photo/Eraldo Peres
Di: ATS/ANSA/AFP/joe.p. 

“Il Paese e la sua Corte suprema si rammaricano di come, ancora una volta nella storia repubblicana brasiliana, sia stato tentato un colpo di Stato, attaccando le istituzioni e la democrazia, con l’intento di instaurare una dittatura”.

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È la prima volta nella storia del Brasile che un ex capo di Stato viene processato per accuse così gravi

  • Archivio Reuters

Lo ha dichiarato il giudice della Corte suprema del Brasile Alexandre de Moraes leggendo la sua relazione finale all’inizio del processo contro l’ex presidente Jair Bolsonaro, che rischia oltre 40 anni di carcere per aver cospirato - secondo l’accusa - al fine di impedire l’insediamento del suo successore Luiz Inácio Lula da Silva, vincitore delle elezioni del 2022.

La Corte suprema non cederà a tentativi di “coercizione e ostruzione” alla giustizia e “ignorerà le pressioni interne o esterne” esercitate sulla magistratura. De Moraes ha denunciato “tentativi codardi e subdoli” di condizionare l’attività dell’Alta Corte, affermando che “queste pressioni non hanno compromesso l’imparzialità dei giudici”.

“Le istituzioni hanno dimostrato la loro forza e resilienza”, ha aggiunto de Moraes. L’alto magistrato ha precisato che “la pacificazione del Paese dipende dal rispetto della Costituzione, dall’applicazione delle leggi e dal rafforzamento delle istituzioni, non potendo confondersi con l’impunità” che finirebbe per “incentivare nuovi colpi di Stato”.

Otto imputati alla sbarra

Il leader di estrema destra Jair Bolsonaro, 70 anni, che ha presieduto il più grande paese dell’America Latina dal 2019 al 2022, è sotto processo insieme a sette coimputati, tra cui diversi ex ministri e militari di alto rango.

La procura accusa Bolsonaro di essere il capo di una “organizzazione criminale” che ha cospirato per garantire il suo “mantenimento autoritario al potere”, nonostante la sua sconfitta nelle elezioni del 2022.

Sono previste cinque udienze in dieci giorni, la sentenza è in calendario per il 12 settembre.

01:28

RG 12.30 del 02.09.2025 La corrispondenza di Maria Zuppello

RSI Info 02.09.2025, 12:39

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